La chetogenica vince sul diabete
La cura del diabete e il trattamento dell’obesità a lungo termine sono sfide difficili.
I meccanismi di fallimento della perdita di peso rapida sono principalmente legati alla perdita di massa magra.
Lo studio
Uno studio italiano ha valutato gli effetti di una dieta chetogenica a basso contenuto calorico (VLCKD) sulla composizione corporea e il dispendio energetico a riposo nell’inversione a breve termine del diabete mellito di tipo 2. I partecipanti sono stati sottoposti per 8 settimane ad una dieta chetogenica personalizzata a base di proteine magre e con integrazione di proteine del siero di latte. Le verdure da consumare erano 600 g /giorno (esclusivamente verdure cotte e crude non amidacee) suddivise in 2 o 3 porzioni durante il giorno, il condimento concesso era 20 ml di olio extra vergine di oliva al giorno, preferibilmente crudo. Era raccomandato un apporto minimo di acqua di 2 l al giorno. L’ammontare calorico quotidiano era tra 450-600 kcal / giorno per le donne e 650-800 kcal / giorno per gli uomini.
In sintesi, la distribuzione media giornaliera di macronutrienti e micronutrienti era la seguente:
- 5-10% di carboidrati (<25 g / die), derivati principalmente da verdure;
- 60-70% di proteine, principalmente dal supplemento proteico e in minima parte da verdure;
- 25-30% di lipidi, esclusivamente da olio di oliva extravergine – gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) erano <10%; gli acidi grassi monoinsaturi (MUFA) erano il 10-20%, i grassi saturi erano <5%;
- il sodio <2000 mg / giorno.
Risultati
I principali risultati sono stati il risparmio di massa magra, la riduzione della massa grassa addominale, la flessibilità metabolica ripristinata, il mantenimento del dispendio energetico a riposo e il rientro del diabete.
La perdita acuta di peso si è verificata uniformemente nei 20 pazienti sottoposti alla dieta e nonostante la rigidità del trattamento nutrizionale, la compliance è stata del 100%.
Le circonferenze della vita, dell’addome e dei fianchi sono diminuite durante le otto settimane, con riduzione del rischio cardiovascolare e metabolico. Questa riduzione si riflette nella perdita di FM% e FM (kg), pari a -17.75% e -8.10%, rispettivamente. In dettaglio, è stato dimostrato che la perdita ha interessato il grasso truncale del -20,72%, e soprattutto del grasso addominale del -24,80%. Ciò evidenzia che questo tipo di trattamento nutrizionale è utile per ridurre la massa grassa del distretto addominale, che è un sito di accumulo di grasso viscerale.
Per quanto riguarda gli esami del sangue, questo trattamento ha portato ad una riduzione della glicemia a digiuno del 39,7% e dell’emoglobina glicata del 6,5%, corrispondente al ritorno dei soggetti entro i valori normali.
I risultati sono molto importanti poiché evidenziano come l’applicazione della medicina preventiva, predittiva, personalizzata e partecipativa alla nutrizione possa essere promettente per prevenire il diabete e migliorare il trattamento dell’obesità.
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