Integratori proteici in oncologia

Le proteine e malnutrizione
proteine e microbiota

Negli ultimi anni, le proteine ​​del siero di latte (WP) hanno attirato una crescente attenzione nella salute e nelle malattie per le loro funzioni bioattive.

Un gruppo di ricercatori italiani ha valutato i benefici della supplementazione di WP isolate (WPI) oltre alla consulenza nutrizionale, in pazienti con carcinoma avanzato malnutriti sottoposti a chemioterapia (CT).

Lo studio a singolo centro, randomizzato, pragmatico e controllato a gruppi paralleli, ha incluso 166 pazienti malnutriti affetti da tumore avanzato (con entità tumorali miste) candidati o sottoposti a CT. Sono stati assegnati in modo casuale a ricevere consulenza nutrizionale con (N = 82) o senza (N = 84) supplementazione proteica (20 g/d) per 3 mesi.

L’integrazione con le proteine del siero del latte ha comportato un miglioramento della composizione corporea rispetto alla sola consulenza nutrizionale, in particolare con aumento della massa magra, del peso e della forza muscolare.

Nello stesso gruppo è stata inoltre osservata la riduzione del rischio di tossicità da CT, in particolare per gli eventi gravi e relativi al tratto gastro-intestinale.

Questo è il primo studio adeguatamente disegnato che dimostra l’efficacia di questo particolare intervento nutrizionale in combinazione con la consulenza nutrizionale, anche se ci sono altre prove positive a sostegno dell’integrazione di WPI in pazienti con cancro:

  • nel carcinoma polmonare avanzato non a piccole cellule, la supplementazione con WPI ha aumentato il peso corporeo, la sopravvivenza e la qualità della vita a 6 mesi.
  • nei pazienti con carcinoma del colon, prima dell’intervento è stato ottenuto un miglioramento clinicamente significativo della capacità di deambulazione funzionale, mentre erano aumentati i livelli di GSH e si era osservato un miglioramento dello stato nutrizionale e dei parametri di immunità osservati in pazienti affetti da cancro sottoposti a CT.

Questi risultati sono anche coerenti con quelli raggiunti con la somministrazione di integratori alimentari orali a base di WP volti a riguadagnare funzione e massa muscolare negli adulti sarcopenici anziani.

Le linee guida per i pazienti oncologici raccomandano di fornire 25-30 kcal/kg die e fino a 1,2-1,5 g di proteine ​​/ kg ad giorno, sebbene possa essere difficile soddisfare i requisiti stimati in tutti i pazienti.

Qui, l’apporto calorico medio era al di sopra del limite inferiore in entrambi i gruppi, mentre l’apporto proteico medio era soddisfatto solo nel gruppo WPI, suggerendo l’importanza di questo macronutriente nei pazienti oncologici.

In effetti, WPI possiede molte proprietà distintive e potenziali applicazioni grazie al suo profilo di aminoacidi e alla struttura nativa. I WP sono ricchi di cisteina, un substrato essenziale per la sintesi di GSH, che potrebbe svolgere un ruolo protettivo nelle cellule in condizioni di elevato stress ossidativo indotte da CT.

I WP contengono anche alti livelli di altri aminoacidi essenziali, come la leucina, che li rende un’importante fonte di cibo per sostenere l’anabolismo e la funzione delle proteine ​​muscolari.

Considerando l’elevata prevalenza della malnutrizione in oncologia, non si può escludere un effetto potenzialmente positivo anche nei pazienti non malnutriti e nel medio-lungo termine.

Ciò richiede certamente ulteriori indagini mediante studi adeguatamente progettati.

Bigliografia : Cereda E, Turri A, Klersy C et Al.

mar 3 dicembre 2019
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