Infiammazione e dislipidemia
L’iperlipidemia è strettamente associata ai modelli alimentari e all’infiammazione. Tuttavia, la relazione tra iperlipidemia e potenziale infiammatorio delle diete rimane inesplorata. La ricerca è stata condotta per esaminare la relazione tra iperlipidemia e indice infiammatorio alimentare (DII).
Lo studio
I dati utilizzati nella ricerca sono stati acquisiti dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) dal 2005 al 2018. Le informazioni sull’assunzione alimentare sono state raccolte conducendo interviste di richiamo dietetico di 24 ore.
Questo studio ha incluso 8982 individui con e 3458 senza iperlipidemia. I partecipanti con iperlipidemia hanno mostrato punteggi dell’indice infiammatorio alimentare (DII) più alti rispetto a quelli senza iperlipidemia.
Dopo aggiustamento per sesso, età, razza, livello di istruzione, stato civile, povertà, consumo di alcol, diabete, ipertensione, abitudine al fumo, indice di massa corporea, malattia renale cronica, malattia cardiovascolare ed emoglobina, l’associazione tra prevalenza di iperlipidemia e DII è rimasta significativa.
La prevalenza dell’iperlipidemia non ha mostrato un aumento fino a quando il punteggio DII non è stato di circa 2,78. L’analisi di stratificazione ha rivelato che l’associazione tra DII e iperlipidemia persisteva in tutti i sottogruppi.
Significato clinico
Il DII risulta associato a iperlipidemia e il punteggio DII soglia per il rischio di iperlipidemia è 2,78.
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