Il segreto della lunga vita

Uno studio su centenari portoghesi
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E’ stato condotto uno studio osservazionale trasversale per valutare la composizione corporea, lo stato nutrizionale e le sue differenze tra i sessi in un campione di centenari portoghesi.

Lo studio

Un totale di 252 soggetti, con un’età media di 100 anni, in gran parte donne (77,8%) hanno accettato di partecipare allo studio, durante il periodo 2012-2014.

I dati antropometrici raccolti (peso, altezza, BMI, circonferenza vita, fianchi e rapporto vita / fianchi) sono stati valutati secondo i criteri WHO.

Si è analizzata la composizione corporea con la bioimpedenza e il metabolismo a riposo.

Lo stato nutrizionale è stato valutato in base a tre criteri: indice di massa corporea, circonferenza vita e percentuale di grasso corporeo utilizzando equazioni antropometriche e di bioimpedenza.

Il peso medio generale era di 51.02 ± 11.03 Kg, l’altezza di 1,55 ± 0.07 m e il BMI di 21.07 ± 3.69Kg / m2.

Per la maggior parte dei parametri valutati, esistevano differenze sostanziali tra i sessi.

La prevalenza di sottopeso e sovrappeso erano 25,3% e 13,3%, rispettivamente. Solo 5 soggetti erano obesi. I soggetti in sovrappeso erano per lo più uomini (donne = 10,6% vs uomini = 22,6%), mentre le donne erano più sottopeso (donne = 28.7% vs uomini = 13,2%).

Quando si considera la circonferenza della vita, il 26,5% era al di sopra del valore di cut-off. La maggior parte dei centenari (72,9%) ha un sano livello di grasso viscerale. Questa misura era altamente correlata con la circonferenza vita (r = 0,687, p <0.001).

La massa grassa media era 10,69 ± 6.50 Kg, quella magra era pari a 40.87 ± 7.6 0Kg e l’acqua corporea totale era di 27.54 ± 6.25 Kg.

Secondo i criteri riferiti alla massa grassa dalla bioimpedenza, la prevalenza dell’obesità nella popolazione in studio era del 6,0% senza differenze di genere (p = 0,225). Usando le equazioni antropometriche era più alta (Deurenberg: 77,7% e Gallagher: 42,8%), anche se secondo analisi Bland-Altman entrambe le equazioni hanno mostrato un buon accordo (Deurenberg: 95,8% e Gallagher: 97%) con il metodo impedenziometrico.

La prevalenza di ipoidratazione (12,9%) è stata tendenzialmente più elevata nelle donne rispetto agli uomini (donne = 15.4% vs uomini = 5.0%, p = 0,087).

Nonostante la frequenza di osteoporosi sia stata maggiore nelle donne (donne = 71.85% vs uomini = 28.15%), il 95% degli uomini ha presentato comunque i criteri per l’osteoporosi.

Il tasso metabolico a riposo (RMR) era significativamente differente tra i generi e più alto per gli uomini.

L’età media complessiva metabolica ottenuta era 83.52 ± 1,11 anni, ben al di sotto della età cronologica (p <0.001).

Significato clinico

Questo studio dimostra che in relazione allo stato nutrizionale, i centenari erano più spesso sottopeso che sovrappeso. La magrezza potrebbe essere un processo naturale, che contribuisce alla longevità.

Un altro studio recente ha dimostrato che non è ne’ il peso complessivo di una persona, ne’ il BMI, ma la percentuale di grasso corporeo il fattore che più influenza la longevità degli individui.

Dopo aver esaminato più di 54.000 adulti di 60 anni, quelli con la più alta percentuale di grasso corporeo avevano i rischi maggiori di morte nei 4-7 anni successivi.

Gli uomini con più del 36% di grasso corporeo hanno evidenziato una rischio di morte più alto addirittura del 59% rispetto ai coetanei con una percentuale di massa grassa del 28-32%.

Quanto alle donne, quelle con il 39% di grasso hanno mostrato un rischio di morte del 19% più elevato delle coetanee con il grasso al 30-34%.

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Bigliografia :
Fonti :

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