Il cuore regola la spesa energetica
Come è noto i mammiferi sono in grado di resistere all’accumulo di grasso corporeo grazie alla loro capacità di espandere il numero e l’attività degli adipociti bruni all’interno dei depositi di adipociti bianchi. Secondo un nuovo esperimento, portato a termine dalla collaborazione di ricercatori italiani e americani, nel topo e nell’uomo due peptidi natriuretici cardiaci
(NP atriale ANP e NP ventricolare – BNP) dopo attivazione dei recettori adrenergici β-AR, potrebbero indurre una modificazione del tessuto adiposo bianco ad evolvere verso le caratteristiche e l’attività del tessuto bruno. Ovvero, si potrebbe aumentare il dispendio energetico, inducendo la formazione e l’attivazione di tessuto adiposo bruno nelle persone obese, nelle quali si verifica un’alterazione dei meccanismi che promuovono l’imbrunimento degli adipociti bianchi.
Per il momento si tratta ancora di esperimenti in vitro, quindi ogni previsione ottimistica sulla possibilità di utilizzare i peptidi natriuretici cardiaci a scopo terapeutico, è prematura. In ogni caso, di fronte a un paziente obeso, è sempre bene tenere sott’occhio tutte le misure della composizione corporea.
- Il metabolismo energeticoIl metabolismo energetico è l’insieme di reazioni chimiche che consentono l’utilizzo dei nutrienti come fonte di energia per l’organismo.