Identificare l’obesità sarcopenica

La BIA è fondamentale
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L’obesità, condizione caratterizzata da un eccesso di massa grassa, può nascondere alterazioni più complesse della composizione corporea, come l’obesità sarcopenica. Questa condizione, che associa un aumento del grasso corporeo a una riduzione della massa muscolare scheletrica, rappresenta una sfida per la salute pubblica, poiché è associata a un rischio maggiore di fragilità, disabilità e malattie croniche. Tuttavia, il metodo ideale per diagnosticarla rimane incerto.

Due metodi a confronto

Un recente consenso internazionale ha proposto due approcci per individuare le alterazioni della composizione corporea nei pazienti obesi:

Metodo 1: considera una massa grassa (FM) aumentata in combinazione con una massa muscolare scheletrica ridotta rispetto al peso (SMM/W).

Metodo 2: si basa sul rapporto tra l’indice di massa grassa (FMI) e l’indice di massa magra (FFMI).

L’obiettivo di uno studio recente è stato confrontare la prevalenza delle alterazioni della composizione corporea secondo questi due metodi e individuare i fattori associati.

Lo studio

Lo studio ha coinvolto 253 pazienti obesi, per l’81% donne, con un’età media di 44 anni e un indice di massa corporea (BMI) medio di 43 kg/m², indicativo di obesità grave. La composizione corporea è stata analizzata utilizzando la bioimpedenza a frequenza singola (BIA), calcolando i parametri richiesti per entrambi i metodi.

Risultati principali:

Metodo 1: il 90% dei pazienti (227 su 253) è risultato avere una composizione corporea alterata.

Metodo 2: solo il 35% dei pazienti (83 su 253) ha soddisfatto i criteri di alterazione della composizione corporea.

Concordanza tra i metodi: molto bassa, con un coefficiente kappa di 0,10, evidenziando che i due approcci identificano gruppi di pazienti differenti.

Fattori associati

Metodo 1:

  • Età più avanzata.
  • Circonferenza dell’anca maggiore.
  • Presenza di ipertensione arteriosa (con effetto protettivo).
  • Follow-up per obesità pregresso.

Metodo 2:

  • Sesso femminile.
  • Età più avanzata.
  • BMI elevato.
  • Storia di cancro.
  • Riduzione dell’angolo di fase (un parametro associato alla qualità della massa magra).

I risultati mostrano che la composizione corporea alterata è estremamente comune nei pazienti gravemente obesi, ma i due metodi diagnostici attualmente disponibili non sono comparabili. Questo suggerisce che la scelta del metodo potrebbe influenzare significativamente l’identificazione dei pazienti a rischio.

L’obesità sarcopenica rappresenta un problema complesso, che richiede approcci diagnostici più precisi per garantire interventi terapeutici mirati. Le differenze tra i metodi analizzati sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per perfezionare le tecniche di valutazione della composizione corporea, in particolare per migliorare la diagnosi di obesità sarcopenica.

Significato clinico

L’identificazione delle alterazioni della composizione corporea nei pazienti obesi è fondamentale per prevenire le complicanze associate. Tuttavia, l’assenza di un metodo univoco evidenzia quanto sia ancora necessario approfondire il tema. L’obiettivo finale sarà sviluppare strumenti più accurati e applicabili nella pratica clinica, garantendo così una migliore gestione di questa condizione sempre più diffusa.

 

Bibliografia : Mathilde Ficheta, Estelle Le Pabicb, Laurence Lacaze et al

mar 14 gennaio 2025
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