Chetogenica contro le abbuffate

Molti pazienti che vogliono perdere peso non sono in grado di ridurre determinati alimenti ultra-elaborati e raffinati ad alto indice glicemico. Questa condizione, legata a risposte simili alla dipendenza, porta all’eccesso di intake calorico.

Una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) con un adeguato apporto proteico potrebbe essere considerata un valido approccio dietetico.

Lo studio

I ricercatori hanno selezionato 5 donne con diagnosi di abbuffate e/o sintomi di dipendenza da cibo (misurati con la Binge Eating Scale e la Yale Food Addiction Scale 2.0). L’età media era di 36,4 anni e il BMI medio era di 31,16. Hanno seguito una VLCKD con sostituzione proteica per 5-7 settimane (T1) e una dieta ipocalorica per 11-21 settimane (T2).

La dipendenza da cibo auto-riferita, i sintomi da alimentazione incontrollata e la composizione corporea sono stati testati a T0 (baseline) e alla fine di ogni fase della dieta (T1 e T2 rispettivamente);

A T0 sono stati registrati due casi di grave dipendenza da cibo, un caso di lieve dipendenza da cibo, un caso di abbuffate con grave dipendenza da cibo e un caso di abbuffate.

La perdita di peso è stata registrata sia a T1 che a T2 (da 4,8% a 11,6% del peso corporeo iniziale a T1 e da 7,3% a 12,8% a T2).

I ricercatori non hanno registrato nessun caso di dipendenza da cibo e/o sintomi da alimentazione incontrollata al termine dello studio. 

La massa muscolare è stata preservata.

Significato clinico

Come dimostrato da recenti scoperte, le diete chetogeniche possono essere un valido strumento per il trattamento della dipendenza da ipercalorici, alimenti ultra-lavorati e ad alto indice glicemico.

Questo studio pilota dimostra la fattibilità di una dieta chetogenica nelle donne con disturbi alimentari simili a dipendenza che cercano di perdere peso.