Caffeina ed endometriosi, relazione complessa


Un recente studio pubblicato nel Journal of Human Nutrition esplora una possibile connessione tra il consumo di caffeina e l’endometriosi, una patologia ginecologica che colpisce milioni di donne in tutto il mondo. Basandosi sui dati raccolti dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) tra il 1999 e il 2006, i ricercatori hanno evidenziato una relazione dose-risposta complessa, suggerendo che né livelli molto bassi né molto alti di assunzione di caffeina sono ideali.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato i dati di 248 donne con diagnosi di endometriosi e 2944 donne senza la patologia, tutte di età compresa tra i 20 e i 50 anni. Utilizzando un recall dietetico delle 24 ore per valutare l’assunzione di caffeina e raccogliendo dati auto-segnalati sulla condizione, lo studio si è concentrato sull’identificazione di eventuali correlazioni significative.
Attraverso modelli di regressione logistica e una metodologia avanzata di regressione cubica spline ristretta (RCS), è emerso che la relazione tra caffeina ed endometriosi segue una curva a forma di U. Un consumo ottimale di circa 170,25 mg di caffeina al giorno è stato associato alla minore incidenza di endometriosi. In contrasto, sia un’assunzione inferiore che superiore a questa quantità ha mostrato un rischio maggiore.
I risultati in dettaglio:
- Curva a U: La relazione tra consumo di caffeina ed endometriosi non è lineare. Le donne che consumano livelli molto bassi o molto alti di caffeina presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare la patologia.
- Assunzione ottimale: 170,25 mg di caffeina al giorno – circa l’equivalente di una o due tazze di caffè – è stata identificata come la quantità che minimizza il rischio.
- Fattori confondenti: I risultati si sono mantenuti significativi anche dopo aver tenuto conto di variabili come età, indice di massa corporea, abitudini alimentari, consumo di alcol e fumo, nonché condizioni di salute come ipertensione e diabete.
Questo studio suggerisce che le donne, in particolare quelle a rischio o già affette da endometriosi, potrebbero beneficiare di un consumo moderato di caffeina. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e per indagare eventuali meccanismi biologici sottostanti.
Significato clinico
La caffeina, una delle sostanze psicoattive più consumate al mondo, potrebbe avere un ruolo nella modulazione del rischio di endometriosi. Sebbene il consumo moderato sembri essere associato a un rischio ridotto, è essenziale che i medici e i pazienti considerino i risultati nel contesto di ulteriori ricerche e delle specificità individuali.
Questo studio offre un’importante base di partenza per future indagini, aprendo la strada a potenziali raccomandazioni dietetiche personalizzate per le donne affette da questa condizione.



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