Attenzione all’eccesso di iodio nascosto nei cibi
Attenzione alle quantità di iodio nascoste nei cibi, l’eccessivo consumo di questo micronutrienti può infatti rappresentare in specifici gruppi di persone un rischio per la salute, in quanto in grado di causare situazioni subcliniche di patologie tiroidee.
Facile abusare di questo elemento necessario per la produzione degli ormoni tiroidei, poichè presente in numerosi cibi fortificati in esso, in primo luogo il sale da tavola, ma anche numerosi prodotti da forno e latticini e, in modo natural in alcuni crostacei.
L’allarme lanciato dai ricercatori della David Geffen School of Medicine di Los Angeles si rivolge soprattutto ad alcune fasce della popolazione. Meglio infatti non superare un quantitativo giornaliero di 150 microgrammi del micronutrienti.
Piccoli eccessi vengono tuttavia tollerati dalla maggior parte degli individui, ma in alcuni soggetti suscettibili il sorpasso di questa soglia può costituire un serio rischio per lo sviluppo di una disfunzione tiroidea. Stiamo parlando, in particolare di coloro che già presentano una condizione patologica dell’organo, le persone anziane, il feto e il neonato e i pazienti che presentano una serie di fattori di rischio indipendenti per sviluppare una disfunzione tiroidea.
I ricercatori hanno infine avvertito come lo sviluppo dell’ipotiroidismo o dell’ipertiroidismo in conseguenza di un’esposizione a livelli sovra-fisiologici di iodio possa essere non sempre clinicamente evidente, così come è molto difficile riconoscere l’eccessivo consumo del micronutriente; due ragioni per prestare particolare attenzione ai cibi che potrebbero costituire un potenziale rischio e sottoporsi a controlli regolari se si appartiene ad una delle categorie a rischio individuate.