Perdere peso in modo sostenibile


Oggi più che mai, mangiare in modo sano non basta: è fondamentale che le nostre scelte alimentari siano anche sostenibili per il pianeta. Ma è possibile seguire una dieta per dimagrire che sia anche a basso impatto ambientale? Uno studio italiano ha cercato di rispondere a questa domanda confrontando le classiche diete ipocaloriche con un nuovo modello alimentare sostenibile, la dieta EAT-IT.
Che cos’è la dieta EAT-IT?
La dieta EAT-IT è una versione italiana della più nota dieta EAT-Lancet, elaborata da un team internazionale di esperti per promuovere un’alimentazione salutare e rispettosa dell’ambiente. Si basa principalmente su alimenti vegetali, con un uso limitato di carne e prodotti di origine animale, ed è pensata per ridurre le emissioni di gas serra legate alla produzione di cibo.
Ma mentre EAT-IT è stata progettata per uno stile alimentare sano e sostenibile a lungo termine, non era mai stata confrontata con le classiche diete dimagranti usate in contesti clinici. Da qui nasce lo studio.
Lo studio: un confronto tra dieta EAT-IT e diete ipocaloriche
Un team di ricercatori ha analizzato le diete di oltre 4.000 pazienti (in gran parte donne, con un’età media di 49 anni e un indice di massa corporea medio di 29), che avevano ricevuto regimi ipocalorici personalizzati in un centro di nutrizione. Queste diete seguivano i principi della dieta mediterranea, con un equilibrio tra carboidrati (51%), grassi (31%) e proteine (circa 0,9 g/kg di peso corporeo), e un buon contenuto di fibre.
I ricercatori hanno quindi confrontato queste diete con i principi della dieta EAT-IT, per capire quanto fossero realmente sostenibili.
I risultati: la sostenibilità non è ancora una priorità nelle diete dimagranti
Lo studio ha rivelato che solo il 44% delle indicazioni alimentari delle diete ipocaloriche era effettivamente in linea con EAT-IT. Le principali discrepanze riguardavano:
- Fonti proteiche: carne rossa e pesce erano prescritti in quantità più elevate rispetto alle raccomandazioni di EAT-IT, mentre legumi, frutta secca e olio vegetale erano sottoutilizzati.
- Frutta e verdura: la frutta fresca era presente in quantità inferiori, ma le verdure e i cereali integrali erano più allineati alla dieta sostenibile.
- Differenze di genere e BMI: gli uomini tendevano a seguire meno i principi EAT-IT rispetto alle donne, e un aumento dell’indice di massa corporea influenzava leggermente la qualità della dieta.
Significato clinico
Le diete ipocaloriche tradizionali, sebbene efficaci per la perdita di peso, presentano ancora limiti in termini di sostenibilità ambientale. In particolare, l’eccessiva presenza di proteine animali (più impattanti sul piano ecologico) rappresenta un ostacolo per avvicinarsi agli obiettivi della dieta EAT-IT.
Questo studio dimostra che è possibile — e necessario — ripensare le diete dimagranti in chiave sostenibile, adattandole non solo alle esigenze nutrizionali ma anche ai principi ecologici. L’obiettivo? Un’alimentazione che faccia bene sia alla nostra salute che a quella del pianeta.



- L’alimentazione e la nutrizioneAlimentazione e nutrizione sono concetti complementari; hanno lo scopo di mantenere lo stato di salute, svolgendo un ruolo di prevenzione.Il metabolismo energeticoIl metabolismo energetico è l’insieme di reazioni chimiche che consentono l’utilizzo dei nutrienti come fonte di energia per l’organismo.