Visti e mangiati
Questo è quanto, nella sostanza, è stato dimostrato da uno studio condotto in America che ha coinvolto un gruppo di ragazzi diabetici di tipo 1 (n = 252, età 13,2 ± 2.8y, durata del diabete 6,3 ± 3.4 anni) che sono stati invitati a riportare le loro preferenze per 61 prodotti alimentari raggruppati in 6 categorie: frutta, verdura, cereali integrali, cereali raffinati e grassi/dolci.
Si procedeva calcolando i consumi abituali tramite un FFQ (recall 3 giorni) e confrontando le scelte dei ragazzi con le disponibilità in casa di vari alimenti dichiarata dai genitori. Si è così potuto dimostrare che l’assunzione di frutta e cereali integrali sono risultati positivamente associati alla preferenza che corrispondeva anche alla disponibilità. Invece per il grano intero e i cereali raffinati l’assunzione era inversamente proporzionale alla disponibilità.
Verdura, cereali raffinati e grassi/dolci di aspirazione sono stati estranei a preferenza e disponibilità. Inoltre, la verdura, i cereali raffinati e cibi grassi/dolciumi erano sostanzialmente estranei a preferenza e disponibilità. Le misure complessive della qualità della dieta erano positivamente correlate alla preferenza per la frutta e alla disponibilità per il grano intero, ma inversamente correlate alla disponibilità di cereali raffinati.
- Il comportamento alimentareIl comportamento alimentare è influenzato da diversi fattori quali: palatabilità del cibo, sensazioni di fame e sazietà, fattori psicologici, genetici...