Una vita in chetosi
La dieta chetogenica con contenuto di carboidrati molto basso (KD) è associata a perdita di peso, riduzione del glucosio e dei livelli di insulina e miglioramento della sensibilità all’insulina sistemica da parte dei tessuti periferici.
Gli effetti benefici di questo tipo di alimentazione a lungo termine sono l’oggetto del dibattito: questo esperimento sui topolini ci chiarisce le idee.
Lo studio
Questi topi hanno seguito per tutta la vita una dieta chetogenica. Sono stati analizzati a 8 e 80 settimane (anziani) di vita, anche dal punto di vista metabolomico, ovvero basandosi sull’espressione genica epatica.
La dieta chetogenica non avuto alcun effetto sulla morbilità o mortalità (KD vs controlli, 676 vs 630 giorni) nonostante steatosi epatica e infiammazione nei topi KD.
I topi nutriti con KD hanno perso peso all’inizio e hanno mantenuto la perdita ponderale durante la loro vita, hanno minor massa grassa, più alti livelli di dispendio energetico, miglior omeostasi del glucosio e livelli più elevati di β- idrossibutirrato e trigliceridi circolanti rispetto ai controlli alimentati normalmente.
L’espressione epatica dei regolatori metabolici tra cui il fattore di crescita dei fibroblasti 21 è maggiore nei topi KD mentre i livelli di espressione di enzimi lipogenici quali lo stearoil-CoA desaturasi-1 è risultato ridotto.
L’analisi metabolomica ha rivelato alcune variazioni compensative nelle metabolismo degli aminoacidi, che coinvolgono principalmente una down-regolazione dei processi catabolici, a dimostrazione che i topi in KD possono spostare il metabolismo degli aminoacidi verso la conservazione dei livelli degli stessi aminoacidi.
Significato clinico
L’alimentazione KD a lungo termine ha causato cambiamenti metabolici profondi e persistenti, la maggioranza dei quali sono visti come promotori della salute, e non ha avuto effetti negativi sulla sopravvivenza nei topi.
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