Stato nutrizionale nel paziente oncologico
Lo confermano i ricercatori della divisione di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera di Treviso che hanno revisionato il tema della malnutrizione in campo oncologico.
Da alcune evidenze della letteratura, la supplementazione con acidi grassi della serie omega 3 sembra ridurre la mortalità, le complicazioni e la degenza ospedaliera dei portatori di tumori, seppure con risultati controversi.
La supplementazione con glutammina sembra aumentare la tolleranza ai trattamenti chemioterapici.
La supplementazione per via orale di aminoacidi ramificati induce diversi miglioramenti della qualità della vita , seppure non interferisca direttamente sulla mortalità. Infine, i supplementi di arginina nel periodo perioperatorio appaiono utili contro le complicanze e la sopravvivenza nel lungo termine.
Le supplementazioni si possono affrontare durante i ricoveri ospedalieri e anche a casa da personale qualificato e con piani personalizzati.
Si può procedere anche con la nutrizione enterale e parenterale specie nei pazienti terminali con afagia, nei quali il trattamento integrativo migliora il bilancio energetico, la composizione corporea, la durata e la qualità della vita.
Il focus sulla supplementazione a domicilio, lascia comunque scoperto la necessità di una dieta di base , personalizzata al target patologico e allo stato nutrizionale dei pazienti: un approccio dietologico, erogabile solo da specialisti e ancora da realizzare.
Nutritional intervention for improving treatment tolerance in cancer patients.
- Valutazione dello stato nutrizionaleLo stato di nutrizione di un soggetto è definitivo da composizione corporea, bilancio energetico e funzionalità corporea.