Qualità, ma anche quantità
Mangiare fa ingrassare, ma capita spesso che i pazienti riferiscano di “non mangiare molto” poiché non si rendono conto di quale sia la porzione corretta. Qualche aiuto arriva dalle scelte commerciali dell’industria alimentare che ha prodotto i cibi in monoporzione, andando incontro anche alle esigenze dei “single”.
Resta comunque il rischio di mangiare, nella quotidianità, più di quanto serva (piatti grandi, grandi porzioni!) e questo è di sicuro la strada verso l’acquisto di chili di peso.
Lo studio
Uno studio ha esaminato l’effetto delle stoviglie sul controllo delle porzioni in individui che cercano di gestire il loro peso.
Ventinove gli adulti obesi che avevano completato un programma di perdita di peso di 7-12 settimane sono stati invitati a utilizzare due tipi di strumenti: un kit di stoviglie calibrato per le porzioni e cucchiai calibrati, per 2 settimane ciascuno, in un disegno crossover, con contatti minimi con il medico. Si è usato un questionario cartaceo per raccogliere i dati sulla accettazione, i cambiamenti percepiti nella dimensione delle porzioni, la frequenza e il tipo di pasto quando è stato utilizzato uno strumento o l’altro.
L’accettazione, la facilità d’uso e l’efficacia percepita sono risultate da moderate ad alte, a prescindere dal tipo di utensile. Il 55% dei partecipanti ha utilizzato il kit di stoviglie quasi tutti i giorni mentre il cucchiaio calibrato è stato in gran parte utilizzato per i pasti serali.
Le dimensioni delle porzioni auto-selezionate sono aumentate per le verdure e diminuite per chips e patate con entrambi gli strumenti. I partecipanti hanno valutato entrambi gli strumenti come ugualmente accettabili, facile da usare e con simile efficacia percepita.
Insomma, anche la tavola vuole la sua parte! Meglio piatti più piccoli, meno fondi e riempiti di verdure!
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