Quale fitness per il cuore?

Uno studio randomizzato
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L’allenamento di lunga durata a intensità moderata (MICT al 40–50% della potenza di picco, 45-min-1 ora) riduce il grasso corporeo, ottimizza l’ossidazione dei grassi, migliora la resistenza all’insulina ed è consigliato perché è ben tollerato da soggetti con obesità e disturbi cardiometabolici.

Nell’ultimo decennio, l’allenamento ad intervalli ad alta intensità (HIIT) è stato proposto come alternativa al MICT per scopi riabilitativi.

HIIT può essere più efficiente in termini di tempo rispetto al tradizionale allenamento di resistenza cardiorespiratoria raccomandato per la salute, in particolare sui fattori di rischio associati all’obesità e alla funzione cardiocircolatoria.

Lo studio

In base all’ipotesi che un HIIT supervisionato di 2 mesi potesse indurre maggiori miglioramenti nella performance cardiaca e nel rischio cardiometabolico, i ricercatori hanno coinvolto 60 (19 femmine) soggetti con sovrappeso/obesità e li hanno randomizzati a tre programmi di allenamento (3 volte/settimana per 2 mesi):

  1. MICT (45 min, 50% potenza di picco-PPO),
  2. HIIT (22 × 1 min in bicicletta a 100 % PPO/1 minuto di recupero passivo)
  3. HIIT-RM (RM: modulazione del recupero, ovvero i soggetti hanno aggiustato la durata del recupero passivo tra 30 secondi e 2 minuti).

Dopo l’intervento, i partecipanti non hanno più beneficiato dell’attività fisica controllata in ospedale e sono stati istruiti a mantenere le stesse modalità di esercizio da soli.

HIIT/HIIT-RM ha indotto un miglioramento maggiore di VO2peak (tra +14% e +17%), della potenza erogata alle soglie ventilatorie e al tasso massimo di ossidazione dei grassi (+25%) e circonferenza vita (-1,53 cm) rispetto a MICT e tendeva a diminuire la resistenza all’insulina.

Durante il periodo di follow-up di quattro mesi durante il quale è stato prescritto l’esercizio in autonomia, l’HIIT ha indotto una maggiore conservazione del fitness cardiocircolatorio, una diminuzione delle masse adipose totali e addominali e del colesterolo totale/HDL.

Significato clinico

Lo studio ha dimostrato benefici maggiori a breve termine indotti da un HIIT intenso a breve intervallo (1 min) sull’idoneità cardiorespiratoria e sul rischio cardiometabolico rispetto a un esercizio continuo isocalorico di intensità moderata in persone con sovrappeso/obesità.

Inoltre, si mantengono gli effetti di questa modalità di esercizio a lungo termine (cioè dopo 4 mesi) sia in termini cardiocircolatori che sulla diminuzione della massa grassa totale e addominale e colesterolo totale/HDL.

Bibliografia : Monique Mendelson, Samarmar Chacaroun, Sébastien Baillieul et al.

mar 19 aprile 2022
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