Più liquidi, meno solidi
Un gruppo di ricercatori inglesi ha cercato di discriminare l’effetto nutritivo delle proteine aggiunte a una bevanda, dagli effetti sensoriali eventualmente sollecitati dall’assunzione della bevanda stessa.
Si procedeva ponendo a contrasto un precarico liquido (bevanda a elevato valore energetico) con un contenuto energetico triplicato (circa 1,2 MJ) e di seguito con un precarico liquido a contenuto energetico minore (LE: 0,35 MJ), e dopo le “bevute” si verificavano l’appetito e i consumi alimentari al pasto successivo.
Le bevande usate per il test erano differenti anche per il contenuto in carboidrati (aggiunta di succo di frutta) per il gusto dolce e per la consistenza. Si è visto così che i partecipanti (n 26 maschi volontari sani) consumavano un pranzo molto scarso dopo il precarico con la bevanda altamente energetica, rispetto a quando il precarico era con le bevande a contenuto energetico inferiore, tuttavia l’appetito diminuiva anche per le sensazioni organolettiche sollecitate dalle varie bevande. Ovvero se le bevande erano più cremose sembravano anche più sazianti indipendentemente dal contenuto proteico.
Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23312079
Br J Nutr. 2013 Jan 14:1-9. [Epub ahead of print]
Perceived thickness and creaminess modulates the short-term satiating effects of high-protein drinks.
Bertenshaw EJ, Lluch A, Yeomans MR.