Più attenzione ai pazienti
L’obesità e l‘ipertensione sono tra i principali fattori di rischio cardiovascolare a livello globale, nonostante gli sforzi per migliorarne prevenzione e gestione.
L’obesità è un noto fattore di rischio per l’ipertensione, come dimostrato dallo studio Intersalt e dal Framingham Heart Study, che hanno rilevato una forte associazione tra indice di massa corporea (BMI) e pressione arteriosa. Ridurre il BMI può abbassare significativamente la pressione sanguigna, indipendentemente dal tipo di intervento.
Lo studio
Un recente studio condotto dai centri di eccellenza della Società Europea dell’Ipertensione (ESH) ha valutato tramite questionario la gestione clinica dei pazienti con obesità e ipertensione. La maggior parte dei medici coinvolti ha un’ampia esperienza e formazione e le cliniche sono ben attrezzate per affrontare questi casi. Tuttavia, sono emerse carenze, come il tempo limitato dedicato ai consigli sullo stile di vita e la scarsa attenzione a specifici interventi legati all’obesità.
Viene suggerito di migliorare l’approccio personalizzato, includendo raccomandazioni specifiche su dieta ed esercizio fisico, e favorendo un dialogo più approfondito con i pazienti riguardo i tentativi precedenti di perdita di peso e la percezione del proprio corpo.
Nonostante il buon livello di preparazione dei clinici, il sondaggio ha evidenziato la necessità di intensificare gli sforzi per integrare meglio le pratiche di gestione dell’obesità. Ad esempio, pochi medici valutano l’escrezione di sodio nelle urine delle 24 ore (solo il 22%) o forniscono consigli dietetici scritti (15%) e personalizzati (10%).
Significato clinico
Questo studio mette in luce l’importanza di un approccio più mirato e approfondito per migliorare il trattamento dei pazienti affetti da obesità e ipertensione, al fine di ridurre l’impatto di queste patologie sul rischio cardiovascolare.
- Ipertensione arteriosaL’ipertensione arteriosa è un disturbo cardiovascolare caratterizzato dall’aumento della pressione sanguigna all’interno delle arterie.Prevenzione cardiovascolareEsistono diversi fattori di rischio cardiovascolari; è quindi possibile intervenire su quelli modificabili per prevenire l’insorgenza di malattia.