Dieta e ipertensione
L’ipertensione (HTN) è una condizione che colpisce quasi la metà della popolazione adulta negli Stati Uniti. L’aumento della pressione sanguigna oltre i 130/80 mm Hg non trattata può aumentare il rischio di infarto, ictus e altre complicazioni gravi. Nonostante i progressi nella medicina e nelle opzioni terapeutiche, il peso globale dell’HTN è aumentato a causa dell’età avanzata della popolazione e della crescente prevalenza dell’obesità.
Gestione non farmacologica dell’ipertensione
La gestione non farmacologica dell’HTN oltre all’impatto positivo sulla salute generale degli individui, non ha alcun effetto collaterale e riduce l’onere finanziario delle spese mediche.
Tuttavia, gli interventi non farmacologici dovrebbero essere avviati in una fase precoce e, per una corretta gestione dell’HTN, potrebbe essere necessario includere interventi sia farmacologici che non farmacologici.
Perdita di peso
La perdita di peso è uno degli interventi non farmacologici più importanti per abbassare la pressione arteriosa. Numerosi meccanismi fisiopatologici interconnessi stimolano una pressione arteriosa più elevata nell’obesità. Negli individui in sovrappeso/obesi, l’invecchiamento vascolare accelerato può portare a HTN a causa di infiammazione, stress ossidativo e resistenza all’insulina. Gli individui obesi sperimentano anche una maggiore attività del sistema nervoso simpatico e del sistema renina-angiotensina-aldosterone. L’effetto combinato determina un aumento del riassorbimento di sodio da parte dei reni, una vasodilatazione ridotta, un’espansione del volume e una diminuzione della natriuresi, portando così ad un aumento della pressione arteriosa.
Per ogni kg di riduzione del peso corporeo possiamo aspettarci una riduzione di circa 1 mmHg della pressione sanguigna.
Dieta
Il modello dietetico DASH prevede il consumo di una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, prodotti dietetici a basso contenuto di grassi e a basso contenuto di grassi saturi e totali. La dieta DASH focalizza l’attenzione anche sulla riduzione del sodio nella dieta e raccomanda di evitare il consumo di alimenti trasformati.
È stato riscontrato, sia negli individui ipertesi che in quelli normotesi, che il solo intervento dietetico aiuta a ridurre la pressione sistolica da 6 a 11 mm Hg. Dopo questi risultati, la dieta DASH, insieme alle modifiche dello stile di vita, è stata consigliata in alcuni casi come prima linea di terapia farmacologica. Numerosi altri studi clinici hanno dimostrato che la dieta DASH aiuta a ridurre la pressione arteriosa, il colesterolo e i grassi saturi, nonché riduca il rischio di eventi cardiaci avversi, diabete di tipo 2, ictus e obesità. Pertanto, è fondamentale che medici, infermieri e farmacisti educhino i pazienti sui benefici della dieta DASH.
- Ipertensione arteriosaL’ipertensione arteriosa è un disturbo cardiovascolare caratterizzato dall’aumento della pressione sanguigna all’interno delle arterie.