Meno stress ossidativo perdendo peso
Lo stress ossidativo, un potenziale meccanismo che collega l’obesità e il cancro, è il risultato di uno squilibrio tra l’attivazione/inattivazione di specie reattive dell’ossigeno, sottoprodotti del metabolismo cellulare.
Lo studio
Quali sono gli effetti della dieta e/o dell’esercizio fisico sui biomarcatori di stress ossidativo? Ci fornisce risultati interessanti uno studio randomizzato controllato in cui 439 pazienti donne in sovrappeso/obese, postmenopausa, età 50 di 75 anni, sono state randomizzate a 12 mesi di
1. dieta a ridotto contenuto calorico per la perdita di peso ( “dieta”; n = 118);
2. esercizio aerobico di intensità da moderata a forte ( “esercizio”; n = 117);
3. combinazione di dieta e esercizio fisico ( “dieta + esercizio fisico”; n = 117);
4. controllo, nessun intervento (n = 87).
Si sono misurati i marker di stress ossidativo, tra cui prodotti di ossidazione fluorescenti (FOP), F2-isoprostani, e lipoproteine a bassa densità ossidate (LDLox).
Gli F2-isprostani sono risultati significativamente ridotti dalla dieta (-22,7%) e dalla dieta + esercizio (-23,5%) rispetto ai controlli (-2,99%) e si sono ridotti in modo non significativo nel gruppo con il solo esercizio (-14,5%). I partecipanti randomizzati alla dieta e a dieta + esercizio fisico hanno avuto aumenti significativi nei livelli di FOP [controllo -5,81%; dieta + 14.77%; dieta + esercizio + 17,45%.
La perdita di peso è stata significativamente associata con le tendenze lineari a una maggiore riduzione in LDLox e F2-isoprostani e agli aumenti di FOP.
Rispetto ai controlli, le partecipanti randomizzate ad esercizio fisico hanno aumentato il massimo consumo di ossigeno e ridotto i livelli di F2-isoprostani e di LDL ossidate e aumentato FOP.
Significato clinico
I ricercatori concludono che la perdita di peso, con o senza esercizio, ha ridotto in modo significativo alcuni marcatori di stress ossidativo nelle donne in postmenopausa.
Numerosi sono i markers di stress ossidativo. DS Medica vi propone lo strumento CR3000 che fornisce un’indicazione precoce puntuale del livello di stress ossidativo e della capacità antiossidante dell’organismo. Un campione di sangue capillare è sufficiente per misurare sia il danno da radicali liberi, sia la barriera antiossidante. Un motivo in più per motivare i pazienti alla compliance e misurare l’efficacia del trattamento per la perdita ponderale!
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