La dieta di qualità
Un punteggio sulla qualità della dieta basato sullo studio PURE, sostiene che il consumo di sette alimenti chiave – frutta, verdura, noci, legumi, pesce, latticini e carne rossa non trasformata – è collegato alla mortalità e agli eventi cardiovascolari in tre set di dati indipendenti.
Il punteggio del PURE differisce in qualche elemento dai consigli alimentari consolidati.
L’inclusione di latticini e carne non trasformata è in conflitto con le attuali linee guida occidentali, ma dipende ovviamente dalla frequenza di assunzione: tre porzioni di latticini e una porzione e mezza di carne rossa non trasformata al giorno sono le “dosi” definite utili, in senso globale e non solo per i Paesi ad alto reddito.
Il calcolo del punteggio per una dieta sana presentato al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) 2018 è molto semplice ma non distingue carne magra e grassa, latte intero o scremato, carboidrati raffinati o integrali.
Il calcolo deriva dallo studio che ha valutato il legame tra dieta e mortalità e altri risultati di salute in 138.000 persone in tutto il mondo, con un follow-up di 8 anni. I ricercatori hanno identificato sette alimenti da associare a un minor rischio di mortalità. A ciascun cibo è stato assegnato un punteggio (da 1 a 5) in base alla quantità consumata (5 per il quintile più alto vs 1 per il quintile inferiore).
Il punteggio totale della dieta PURE è stato calcolato aggiungendo semplicemente i valori per tutti e sette i cibi e può quindi variare da 7, il meno sano, a 35, il più sano.
Quali sono questi 7 alimenti? (tra parentesi le porzioni/die da meno sane a quelle più sane):
– Frutta e verdura (1.8 – 8.4)
– Frutta a guscio e legumi (0.7 – 2.5)
– Latticini (0.6 – 3.0)
– Carni rosse (0.3 – 1.4)
– Pesce (0.2 – 0.3)
Mentre, considerando i macroelementi:
– Carboidrati (69,1 – 54,0)
– Grassi (18,5 – 28,3)
– Proteine (11,9 – 17,9)
Per validare i risultati, i ricercatori hanno applicato il punteggio a tre database di studio indipendenti in cui sono state raccolte informazioni dietetiche e dati sugli esiti: gli studi ONTARGET in pazienti con malattie cardiache e gli studi caso-controllo di INTERHEART e INTERSTROKE in soggetti sani.
Oltre ad essere associato a una minore mortalità e ad eventi cardiovascolari nella popolazione PURE, il punteggio per una dieta sana è correlato con un effetto protettivo per infarto miocardico, ictus e morte sia nei pazienti vascolari che negli individui sani negli altri tre studi.
Quindi c’è coerenza tra quattro studi internazionali che utilizzano diversi gruppi di ricerca e coinvolgono 218.000 persone provenienti da 50 paesi.
Il punteggio è principalmente predittivo di mortalità per tutte le cause e non solo le cardiovascolari, mentre i dati dallo studio Predimed hanno dimostrato in modo più convincente che la dieta mediterranea previene la malattia cardiovascolare, pur non dimostrando effetto sulla mortalità generale.
Lo studio PURE
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28864331
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- Prevenzione cardiovascolareEsistono diversi fattori di rischio cardiovascolari; è quindi possibile intervenire su quelli modificabili per prevenire l’insorgenza di malattia.Disordini cardiovascolariI disordini cardiovascolari interessano cuore e vasi sanguigni; sono la principale causa di morte ma alcuni fattori di rischio sono prevenibili.