Indice di infiammazione e dislipidemia
Negli Stati Uniti, rispettivamente il 29% e il 26% degli uomini e donne presentano livelli elevati di LDL e TG.
L’accumulo di colesterolo totale (TC) aumenta il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) di 2-3 volte e rappresenta inoltre un fattore ad alto rischio di ictus e morte.
Secondo la US Preventive Services Task Force, le malattie cardiovascolari rappresentano > 25% di tutti i decessi negli Stati Uniti.
In occasione della giornata mondiale del cuore, che si celebra ogni anno il 29 settembre, parliamo di prevenzione dietetica delle malattie cardiovascolari.
Il Dietary Inflammatory Index (DII) è uno strumento utilizzato per valutare il livello di infiammazione alimentare di un individuo valutando i livelli pro- o antinfiammatori di varie diete, che aiuta a chiarire la relazione tra l’infiammazione correlata alla dieta e varie malattie metaboliche.
E’ stato dimostrato il ruolo dell’infiammazione cronica sistemica nella comparsa e nello sviluppo dell’obesità, della sindrome metabolica, delle malattie metaboliche cardiovascolari, del diabete mellito (DM), dei tumori e altre importanti malattie croniche non trasmissibili che minacciano la salute umana. La maggior parte degli studi erano studi clinici, limitati dal numero di partecipanti e da brevi periodi di follow-up. Finora nessuno studio ha analizzato l’associazione tra DII e dislipidemia e il rischio sugli esiti di mortalità nei partecipanti con dislipidemia in ampi database pubblici ben eseguiti.
Lo studio
I dati del database del National Health and Nutrition Examination Survey sono stati suddivisi in gruppi con dislipidemia e senza dislipidemia.
In questo studio sono stati analizzati un totale di 17.820 partecipanti, di cui 4.839 senza e 12.981 con dislipidemia. I risultati hanno dimostrato che il DII era più alto nel gruppo con dislipidemia rispetto al gruppo senza dislipidemia (1,42 ± 0,03 vs. 1,23 ± 0,04, P < 0,01).
Tuttavia, per energia, proteine, carboidrati, grassi totali, grassi saturi e ferro, il DII era inferiore nei partecipanti con dislipidemia.
L’analisi di regressione logistica ha rivelato una forte associazione positiva tra DII e dislipidemia. Gli odds ratio per la dislipidemia dal Q1 al Q4 erano rispettivamente 1,00 (riferimento), 1,12 (0,96–1,31), 1,23 (1,04–1,44) e 1,33 (1,11–1,59).
Nei partecipanti con dislipidemia, un DII elevato era associato a un’elevata mortalità per tutte le cause e cardiovascolare.
Significato clinico
Il DII è strettamente associato alla dislipidemia. Abitudini alimentari pro-infiammatorie rivestono un ruolo importante nelle conseguenze sfavorevoli e sono collegate sia alla mortalità per tutte le cause che alla morte cardiovascolare nei pazienti con dislipidemia.
I pazienti con dislipidemia dovrebbero seguire una dieta antiinfiammatoria.
- DislipidemieLe dislipidemie sono alterazioni dei livelli di grassi nel sangue, in particolare trigliceridi e colesterolo, che aumentano il rischio cardiovascolare...Prevenzione cardiovascolareEsistono diversi fattori di rischio cardiovascolari; è quindi possibile intervenire su quelli modificabili per prevenire l’insorgenza di malattia.