In forma con lo zenzero?

La dieta del momento non convince gli esperti
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Polpette, risotti e tisane allo zenzero.
E’ questo l’ ultimo trend alimentare che spopola tra i salutisti: la spezia sembra curare tutti i mali, dal sovrappeso alla pesantezza. Sempre più spesso lo zenzero viene utilizzato nelle nostre cucine: fresco o essiccato per insaporire il cibo, come tisana o decotto. La spezia, oltre al sapore piccante, vanta infatti anche innumerevoli proprietà curative e benefiche. Insomma, quasi un toccasana per la salute. Sarà vero? Non tutti ne sono convinti. In particolare gli esperti (dietisti e nutrizionisti) che sembrano nutrire forti dubbi circa i benefici della cosiddetta ‘Dieta dello Zenzero’.
Nulla da dire su determinate proprietà benefiche della pianta. La radice speziata dello zenzero, pianta erbacea delle Zingiberaceae (la stessa famiglia del Cardamomo) originaria dell’ Estremo Oriente, vanta infatti proprietà antiossidanti drenanti e analgesiche. Il problema? Mancano ancora prove scientifiche che ne attestino i benefici dopo un utilizzo frequente.
Secondo il nutrizionista Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell’ alimentazione (Sisa) , lo zenzero “servirebbe a variare un regime alimentare puntando su una variazione di sapori”. E riguardo al basso apporto calorico della radice, il nutrizionista sottolinea come in realtà “si usi una così piccola quantità di questa spezia all’ interno delle ricette alimentari da renderne irrilevante il consumo”. E le proprietà antiossidanti? “Lo zenzero – continua l’ esperto – ha capacità antiossidanti come altri cibi, né più e né meno”. Non ci sarebbero infine, neanche particolari controindicazioni per chi volesse introdurlo all’ interno della propria dieta alimentare. “L’ uso dello zenzero – conclude Migliaccio – è controindicato solo nei casi di gastriti e ulcere, ma non per chi soffre di problemi cardiovascolari”. A ridimensionare gli effetti ‘miracolosi’ di un’ alimentazione ricca di zenzero è anche Michele Carruba, direttore del centro di ricerca e studio sull’ obesità dell’ università di Milano : “Non si può parlare propriamente di effetti depurativi della radice in termini medici”.

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Fonti :

mer 2 marzo 2016
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