Epilessia, chetogenica e microbiota
Il 12 febbraio è stata la giornata internazionale dell’epilessia.
L’epilessia è una condizione neurologica multiforme che colpisce più di 50 milioni di individui in tutto il mondo, il 30% dei quali non risponde alle terapie farmacologiche convenzionali.
Tra le strategie di modulazione del microbiota in prima battuta, gli interventi nutrizionali rappresentano un’opzione facilmente applicabile sia in ambito clinico che domiciliare.
Il microbioma intestinale modula la suscettibilità alle convulsioni e gli effetti anticonvulsivanti della dieta chetogenica (KD) nei modelli animali, ma non è chiaro se queste relazioni si traducano in terapie KD per l’epilessia umana.
Chetogenica e microbiota
La KD clinica altera la funzione microbica intestinale nei bambini con epilessia refrattaria. La colonizzazione dei topi con microbi associati alla KD promuove la resistenza alle convulsioni rispetto ai controlli pre-trattamento.
In uno studio recente, i ricercatori hanno osservato le caratteristiche metagenomiche e metabolomiche, comprese quelle relative all’anaplerosi, alla β-ossidazione degli acidi grassi e al metabolismo degli aminoacidi, con la terapia KD nell’uomo. Hanno osservato che queste caratteristiche si sono preservate dopo il trasferimento del microbioma ai topi.
I topi colonizzati con microbi intestinali associati alla KD infatti mostrano trascrittomi ippocampali alterati, inclusi percorsi correlati alla sintesi di ATP, al metabolismo del glutatione e alla fosforilazione ossidativa, collegati ai geni di suscettibilità identificati nell’epilessia umana.
Questi risultati rivelano che le funzioni microbiche chiave sono alterate dalle terapie chetogeniche per l’epilessia pediatrica e sono collegate ad alterazioni indotte dal microbioma nell’espressione genica del cervello e nella protezione dalle convulsioni nei topi.
L’asse microbiota-intestino-cervello si riferisce all’intricata comunicazione bidirezionale tra microrganismi commensali che risiedono nel tratto digestivo e nel sistema nervoso centrale, lungo le vie neuroendocrine, metaboliche, immunitarie e infiammatorie.
È stato suggerito che questo asse abbia un ruolo in diversi disturbi neurologici, come il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer, la sclerosi multipla e l’epilessia, aprendo la strada a strategie di intervento basate sul microbioma per l’attenuazione e il trattamento dei sintomi delle patologie.
Significato clinico
La comprensione del ruolo del microbiota sulla salute e sulle malattie è in costante approfondimento grazie alle tecniche di analisi dei dati multi-omici e alla loro integrazione con gli aspetti fisiopatologici dell’ospite. Prove sempre più numerose hanno evidenziato il ruolo chiave dell’asse microbiota-intestino-cervello nell’epilessia, che sfrutta meccanismi che coinvolgono il sistema nervoso autonomo, enterico, neuroendocrino e neuroimmune.
Nella pratica clinica, la KD è stata a lungo utilizzata come trattamento efficace per l’epilessia intrattabile. È stato inoltre dimostrato che la KD ha un impatto importante sulla composizione e sulla funzione del microbiota, con effetti a cascata sulla frequenza delle crisi e sulla soglia dell’epilessia.
È possibile ottimizzare la KD, riducendo l’incidenza delle complicanze sia a breve che a lungo termine, rendendola così più sicura per il trattamento efficace di diversi tipi di epilessia. Cosa non meno importante sarà la progettazione di altre strategie di modulazione di precisione (possibilmente coinvolgendo prebiotici, probiotici, simbiotici, postbiotici, FMT o consorzi ad hoc) dell’asse microbiota-intestino-cervello per trattare questa complessa condizione neurologica.
- EpilessiaL’epilessia è un disturbo del sistema nervoso centrale caratterizzato dalla cronica comparsa di crisi epilettiche.Dieta chetogenicaLa dieta chetogenica è un protocollo terapeutico basato sulla riduzione dell’apporto calorico e di carboidrati, che induce l’organismo a utilizzare i ...