E’ possibile prevedere il recupero del peso?
Gli interventi di tipo alimentare, comportamentale e farmacologico permettono di ottenere una riduzione significativa del peso corporeo. Tuttavia, non sempre questi traguardi sono mantenuti nel lungo termine. Quali fattori determinano un ritorno alla situazione iniziale? È possibile prevedere il rischio di recupero del peso sulla base di parametri biochimici o antropometrici?
Queste domande sono ricorrenti nella pratica clinica quotidiana ed oggetto di continua investigazione in ambito nutrizionale.
Lo studio
Nel presente studio, i ricercatori dell’Università di Cambridge, UK, hanno comparato l’efficacia di due modelli statistici sviluppati per prevedere la riduzione e il recupero di peso corporeo in seguito ad interventi correttivi. L’analisi ha coinvolto 60 soggetti obesi assegnati casualmente ad uno fra tre interventi della durata di 12 settimane: solo dieta, dieta ed attività fisica oppure dieta più trattamento con il farmaco soppressore dell’appetito sibutramina.
Ad ogni intervento seguivano 12 settimane di osservazione clinica. I ricercatori hanno potuto osservare che il modello di covarianza più utile era quello che incorporava la valutazione della resistenza all’insulina (HOMAIR) durante l’intervento e baseline.
Questo modello permetteva di prevedere la riduzione di peso a 12 settimane con un coefficiente di determinazione (R2 ) pari a 0.38 e un errore quadratico medio (√MSE) di 2.92 kg. Un secondo modello alternativo al primo, che includeva il calcolo della massa grassa a 4 settimane, oltre all’HOMAIR e alla misura della variazione ponderale baseline, risultava ancora più predittivo (R2, 0.67, √MSE, 2.19 kg).
I ricercatori non hanno potuto comunque stabilire un modello statistico capace di prevedere il recupero di peso. Gli autori hanno concluso che la stima della riduzione di peso risulta più precisa quando il modello statistico comprende una valutazione della variazione ponderale nel breve termine, in questo caso 4 settimane.
Significato clinico
Questo dato può rivelarsi utile nella previsione del successo degli interventi terapeutici e quindi per spronare la messa a punto di nuovi trials clinici per la ricerca di strategie per la gestione dei disturbi metabolici.
- Valutazione dello stato nutrizionaleLo stato di nutrizione di un soggetto è definitivo da composizione corporea, bilancio energetico e funzionalità corporea.