Dimagrire con la cheto

Una meta-analisi di studi randomizzati controllati
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Sono molti gli approcci dietetici per la perdita di peso, comprese le diete chetogeniche a basso contenuto di carboidrati. Questo approccio si basa su un consumo di circa il 60% di grassi, il 25% di proteine e il 15% di carboidrati, ma senza limitare l’apporto calorico.
Con questo tipo di diete, il modello energetico basato sul glucosio viene sostituito dal modello energetico basato sul corpo chetonico, che richiede il grasso per promuovere il catabolismo e ridurre la sintesi dei grassi, mentre la gluconeogenesi aumenta il dispendio energetico. A tal fine, i trigliceridi insolubili vengono convertiti in corpi chetonici idrosolubili. Pertanto, i corpi chetonici possono essere eliminati dall’organismo attraverso l’escrezione urinaria, sottraendo energia.
Inoltre, l’aumento dei corpi chetonici sopprime l’appetito.

Una meta-analisi di 14 studi ha dimostrato che una dieta chetogenica ha migliorato i parametri metabolici nei pazienti in sovrappeso o obesi rispetto a una dieta povera di grassi, è risultata particolarmente efficace per i parametri metabolici relativi al controllo della glicemia, del peso e dei lipidi nei pazienti con diabete pregresso.

La meta-analisi

I ricercatori hanno incluso 21 studi. Le diete chetogeniche a basso contenuto di carboidrati hanno esercitato un impatto maggiore sui fattori di rischio cardiovascolare nei pazienti obesi/sovrappeso con T2DM rispetto a quelli sottoposti a diete non chetogeniche, con glicemia plasmatica a digiuno inferiore. Le diete chetogeniche a basso contenuto di carboidrati hanno ridotto significativamente l’indice di massa corporea, il peso e la circonferenza della vita in pazienti obesi/sovrappeso con T2DM.
Inoltre, le diete chetogeniche hanno migliorato i profili lipidici in questi pazienti.

In generale, indipendentemente dallo stato glicemico al basale, le diete chetogeniche sono state più efficaci nel ridurre i livelli di trigliceridi e nell’aumentare i livelli di HDL rispetto alle diete non chetogeniche.

Significato clinico

Le diete chetogeniche a basso contenuto di carboidrati hanno migliorato efficacemente i fattori di rischio cardiovascolare (glicemia, peso e lipidi) nei pazienti obesi/sovrappeso, in particolare quelli con T2DM rispetto alle diete non chetogeniche.

Bigliografia : Wei Luo, Jin Zhang, Dan Xu et al.

mar 10 gennaio 2023
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