Dieta per i gruppi sanguigni: nessun beneficio clinico
Nessun beneficio per le diete basate sull’appartenenza al gruppo sanguigno. Questa la conclusione di una recente revisione sistematica della letteratura scientifica condotta dalla Croce Rossa delle Fiandre, Belgio. Nonostante questa dottrina abbia goduto di un particolare interesse negli ultimi dieci anni, la maggior parte degli studi condotti non hanno fornito evidenze di un significativo impatto benefico sulla salute nè contro il rischio di sviluppare patologie croniche.
In totale, gli autori hanno selezionato 16 articoli tra oltre 1400 referenze incontrate sui database Cochrane Library, MEDLINE ed Embase. Nell’esaminare i risultati degli studi i ricercatori non hanno potuto rispondere alla seguente domanda: può un tipo particolare di dieta studiato per le persone appartenenti ad uno specifico gruppo sanguigno favorire la condizione di salute tra coloro che adottano questo tipo di alimentazione rispetto a coloro che non aderiscono? Le pubblicazioni analizzate, infatti, investigavano unicamente le differenze nell’impatto di una dieta a basso contenuto di grassi sui livelli di lipoproteine a bassa densità tra gli individui appartenenti a diversi gruppi sanguigni.
Nessun supporto scientifico, dunque, fino ad ora per questo tipo di diete. Tuttavia, gli investigatori non hanno escluso che studi più accurati potrebbero rivelare un’efficacia ristretta ad alcuni parametri metabolici, ma questo richiederebbe il confronto di gruppi appartenenti allo stesso gruppo sanguigno e, possibilmente campioni di studio decisamente più vasti.