Malnutrizione nei pazienti COVID

Rischio nutrizionale e composizione corporea
pazienti covid malnutriti

La malnutrizione nei pazienti ricoverati nei reparti di medicina interna è purtroppo frequente e rappresenta un fattore prognostico di esiti clinici peggiori.

Un gruppo italiano ha indagato il rischio nutrizionale nei pazienti con COVID-19 ricoverati in un reparto di medicina interna e i loro esiti clinici utilizzando il Nutritional Risk Screening 2002 (NRS-2002) e parametri derivati ​​dall’analisi dell’impedenza bioelettrica (BIA).

Hanno condotto un’analisi retrospettiva di pazienti con COVID-19 finalizzata ad esplorare:

  1. la prevalenza del rischio nutrizionale con NRS-2002 e BIA;
  2. la relazione tra NRS-2002, parametri BIA e risultati selezionati quali:
    1. durata della degenza ospedaliera (LOS)
    2. morte e necessità di unità di terapia intensiva (ICU)
    3. LOS prolungata;
    4. perdita di appetito.

Sono stati analizzati i dati di 90 pazienti.

I pazienti a rischio nutrizionale erano il 92% con NRS-2002, mentre secondo i parametri derivati ​​dalla BIA erano a rischio l’88% secondo l’angolo di fase; 86% secondo la massa cellulare corporea; 84% per la massa magra e 84% per la massa grassa.

NRS aveva la massima sensibilità nel predire il rischio di morte e necessità di terapia intensiva e un ricovero prolungato.

In un’analisi multivariata, il livello di glucosio nel sangue e il punteggio di preallarme risultano i predittori indipendenti di morte e necessità di terapia intensiva.

Questi risultati confermano l’utilità clinica di NRS-2002 per valutare il rischio nutrizionale nei pazienti con COVID-19 al momento del ricovero ospedaliero e nella previsione della LOS.

Una diagnosi precoce del rischio nutrizionale deve essere sistematicamente inclusa nella gestione dei pazienti COVID-19 ricoverati in reparti di medicina interna.

Bibliografia : Rosaria Del Giorno, Massimo Quarenghi, Kevyn Stefanelli et Al.

mar 19 gennaio 2021
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