Bambini obesi per gusti alterati

Una variante del gene CD36
In forma fin da ragazzi

Le soglie di rilevazione linguale per emulsioni, contenenti acido oleico, sono state studiate in un gruppo di bambini algerini (n = 116, età = 8 ± 0,5 anni), suddivisi in: obesi (n = 57; BMI z-score = 2.513 ± 0.490) e magri (n = 59; BMI z-score = -0,138 ± 0,601) con il metodo di scelta alternativa forzata.

In seguito le soglie alternative dei due gruppi sono state confrontate utilizzando i polimorfismi RPs dell’allele CD36A che controlla la sensibilità delle papille gustative linguali. Si è così evidenziato che  l’allele CD36A era presente con frequenza significativamente più elevata nei bambini obesi rispetto a quelli magri. E lo stesso era associato con soglie più elevate della percezione del gusto dei grassi nei bambini obesi, ma non nei controlli magri.

Inoltre, la misura della circonferenza vita è stata positivamente correlata con la ridotta sensibilità al gusto “grasso” sempre nei bambini obesi. Gli autori dunque ritengono che pur essendo presente nei bambini obesi e in quelli magri, la presenza di CD36A con un’elevata soglia di sensibilità per il gusto dei cibi grassi, sia ritrovabile solo nei bambini obesi. E questo potrebbe giustificare la loro tendenza all’iperalimentazione.

Bigliografia :
Fonti :

mar 7 aprile 2015
VEDI ANCHE
Parliamo di ...
  • sovrappeso-in-pediatria
    Sovrappeso in pediatria
    Sovrappeso e obesità in età pediatrica sono determinati da uno stile di vita sedentario e scarsa educazione alimentare, insieme a fattori genetici e a...