Sicurezza alimentare nel bambino

- La sicurezza alimentare
- Sicurezza alimentare nel divezzamento
- Sicurezza alimentare nelle mense scolastiche
- Il Software Dietosystem: “primi 1000 giorni” di vita, età pediatrica e ristorazione collettiva
La sicurezza alimentare
La definizione di sicurezza alimentare del 1996, aggiornata nel 2001, afferma che: “La sicurezza alimentare esiste quando tutte le persone, in ogni momento, hanno accesso fisico, sociale ed economico a cibo sufficiente, sicuro e nutriente che soddisfi le loro esigenze dietetiche e le loro preferenze alimentari per una vita attiva e sana.”
Dunque, la sicurezza alimentare è da valutare attentamente sia nel soggetto adulto sia nel bambino, tenendo in considerazione la maggiore criticità dell’età pediatrica in quanto trattasi di individui con una prevalente vulnerabilità data da un sistema immunitario in pieno sviluppo e da una maggiore esposizione al rischio di soffocamento. Per questo motivo, gli alimenti per l’infanzia devono rispondere ad una normativa più rigida e restrizioni maggiori rispetto al contenuto di contaminanti. Inoltre, il momento del pasto deve avvenire sempre in un contesto sereno, in presenza di un adulto attento e capace di intervenire nel caso di soffocamento.
Sicurezza alimentare nel divezzamento
Lo svezzamento è il momento in cui vengono introdotti degli alimenti diversi dal latte materno o artificiale nella dieta quotidiana del lattante. Il timing della fase del divezzamento è individuale anche se generalmente collocata successivamente ai primi 6 mesi di vita del bambino.
In passato, si era soliti affermare che l’esposizione ad alimenti solidi potenzialmente allergizzanti potesse essere un fattore predisponente ad allergie ed intolleranze. Tuttavia, ad oggi, non ci sono evidenze scientifiche che una precoce o ritardata introduzione di alimenti solidi possa prevenire l’allergia, sia in bambini a rischio sia in quelli non a rischio. Questo tema è ancora oggetto di studio e approfondimento.
Sono note due tipologie di svezzamento:
- Svezzamento tradizionale: prevede un ruolo attivo da parte del genitore che propone e gestisce il pasto;
- Autosvezzamento: i genitori decidono il tipo di alimento ma è il bambino che decide quanto/come e velocità con cui alimentarsi.
Quali sono i rischi in questa fase? Se nel caso dello svezzamento tradizionale le criticità principali sono legate a una rigidità su quantità e qualità degli alimenti, lasciando poca esplorazione al bambino, l’autosvezzamento – invece – può esporre al rischio di soffocamento o problematiche sull’adeguatezza degli apporti alimentari (zuccheri, ferro, NaCl).
Per ovviare ad eventuali deficit nutrizionali, può essere utile variare le proposte alimentari e – nel caso di selettività – offrire lo stesso alimento più volte, diversificando le modalità di preparazione. Per quanto riguarda il rischio di ostruzione delle vie respiratorie, è importante proporre gli alimenti in formati specifici, noti come “tagli sicuri” (come bastoncini, strisce o piccoli pezzi). È opportuno essere presenti e vigili nel momento dei pasti, insegnare il meccanismo della masticazione al bambino – che agisce per imitazione – ed infine partecipare ai corsi di disostruzione che consentano di imparare le manovre da attuare in caso di soffocamento. Ad ogni modo, il cibo deve essere morbido e di facile masticazione per il bambino che, in assenza di dentizione, utilizza le gengive.
Oltre alle modalità di proposta, è importate controllare la consistenza, la corretta cottura e la qualità degli alimenti per assicurare un’alimentazione sicura, sana ed equilibrata.
Relativamente alla qualità, in età pediatrica è fondamentale limitare alcuni alimenti come gli zuccheri. Si tratta di molecole che non sono indispensabili e un loro eccesso di consumo può avere effetti negativi, come limitare il consumo di cibi che presentano un adeguato profilo nutrizionale e favorire l’assunzione di calorie “vuote”.
La maggior parte delle società di pediatria raccomanda di limitare l’aggiunta di zucchero nelle pappe dei lattanti in svezzamento e allontanare il più possibile il momento in cui lo si propone, poiché si tratta di una preferenza che rimane tale anche in età adulta, favorendo la predisposizione all’obesità. Per la prevenzione di carie e obesità, l’assunzione di zuccheri aggiunti non deve superare il 5% delle calorie/die.
Invece, alimenti da evitare entro i due anni di età sono: sale, caffeina e bibite con zuccheri aggiunti.
Sicurezza alimentare nelle mense scolastiche
Dallo svezzamento casalingo, il bambino passa al consumo dei pasti in un ambiente condiviso con altri coetanei e adulti, ovvero le mense scolastiche. Questo passaggio è fondamentale per l’educazione alimentare del bimbo che, prendendo l’esempio dai commensali, impara a scoprire nuovi sapori e consistenze. Al tempo stesso, le mense scolastiche presentano una serie di potenziali problematiche legate all’igiene.
Nella preparazione delle pietanze deve essere sempre garantito il rispetto del sistema HACCP con attenzione al mantenimento della catena del freddo e del caldo, la separazione dei cibi cotti e crudi – per evitare una cross contaminazione – e la pulizia costante delle superfici, nonché una corretta igiene del personale che manipola gli alimenti.
I menù devono essere proposti in modo tale da assicurare una dieta sana e bilanciata con piatti completi che rispettino le esigenze del bambino, variabili in base alla fascia d’età.
Il Software Dietosystem: “primi 1000 giorni” di vita, età pediatrica e ristorazione collettiva
Per concludere, il software di Terapia Alimentare Dietosystem offre al professionista della nutrizione la possibilità di formulare piani alimentari dedicati all’età pediatrica, non solo nel contesto domestico ma anche nel caso di ristorazione collettiva, personalizzando i piani sulla base delle esigenze nutrizionali del paziente. Ma non solo, il software dispone di moduli dedicati alla gravidanza e alla nutrice così da assicurare la corretta e sicura alimentazione anche in tali condizioni, periodi cruciali in quanto parte integrante dei primi 1000 giorni di vita.
Per maggiori informazioni sulla Terapia Alimentare Dietosystem
https://dietosystem.it/prodotti/terapia-alimentare/
Bibliografia
