Dagli snack agli ormoni

Uno studio clinico randomizzato
snack-ormoni

Nel contesto della gestione del peso corporeo e del controllo dell’appetito, la scelta dello spuntino può influire in modo sostanziale sui comportamenti alimentari successivi e sulla risposta metabolica postprandiale.
La frutta secca, tradizionalmente considerata uno snack salutare, è associata a una migliore regolazione glicemica e a una maggiore sensazione di sazietà. Tuttavia, gli effetti degli snack ad alto contenuto proteico, come lo yogurt greco, restano meno chiari e spesso contraddittori, specialmente in popolazioni con eccesso ponderale.

Lo studio

Uno studio recente si propone di esplorare in modo comparativo l’impatto di snack ad alto contenuto proteico (yogurt greco) e ad alto contenuto di grassi (arachidi) su sazietà, ormoni gastrointestinali e secrezione insulinica in donne sovrappeso e obese.

Lo studio, a disegno randomizzato parallelo, ha coinvolto 50 donne tra i 30 e i 40 anni, con un BMI compreso tra 25 e 35 kg/m², suddivise casualmente in due gruppi:

  • Gruppo arachidi (n = 25)
  • Gruppo yogurt greco (n = 25)

Dopo tre giorni di dieta controllata da 1200 kcal, le partecipanti hanno consumato lo snack assegnato. La sazietà soggettiva è stata valutata tramite scala analogica visiva (VAS) al tempo 0, 30 e 60 minuti post-consumo.
Parallelamente, sono stati analizzati i livelli plasmatici di CCK, PYY, GLP-1, grelina (GHRL) e insulina, prima e dopo l’assunzione dello snack.

Ecco quanto risultato:

  • Sazietà: Lo yogurt greco ha determinato un incremento significativo del senso di sazietà a 30 minuti dal consumo rispetto alle arachidi.
  • Risposta insulinica: Nel gruppo yogurt greco è stato osservato un aumento marcato dei livelli di insulina postprandiale, indicativo di una maggiore stimolazione pancreatica.
  • Ormoni intestinali: Le concentrazioni di PYY, GLP-1, CCK e GHRL non hanno mostrato variazioni significative nel gruppo arachidi.
  • Correlazioni antropometriche: Prima dello snack, i livelli di grelina risultavano positivamente correlati con peso, massa grassa e circonferenza addominale, mentre la CCK mostrava una correlazione inversa con gli stessi parametri.

L’aumento del senso di sazietà indotto dallo yogurt greco suggerisce un possibile ruolo modulatore delle proteine sul controllo dell’appetito, probabilmente mediato dalla risposta insulinica e da meccanismi centrali di regolazione della fame.
Al contrario, il consumo di arachidi, pur fornendo acidi grassi benefici e un buon profilo nutrizionale, non sembra influire in modo significativo sugli ormoni enterici coinvolti nella soppressione dell’appetito.

Tuttavia, la maggiore risposta insulinica osservata con lo yogurt potrebbe avere implicazioni metaboliche da considerare attentamente in soggetti con resistenza insulinica o sindrome metabolica.

Significato clinico

Lo yogurt greco emerge come uno snack proteico potenzialmente utile per favorire la sazietà e supportare strategie di controllo del peso nelle donne con sovrappeso o obesità.
Le arachidi, pur non modificando la risposta ormonale acuta, rimangono un’opzione valida per il loro effetto neutro sulla glicemia e il profilo lipidico favorevole.

 

Bibliografia : Nahla Al-Bayyari, Maysoon Alhameedy, Razan Omoush, Hadeel Ghazzawi

mar 28 ottobre 2025
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