I farmaci per l’obesità con dieta e stile di vita sano


I farmaci agonisti di GLP-1 stanno rivoluzionando il trattamento dell’obesità. Ma senza una corretta alimentazione e uno stile di vita sano, rischiano di non mantenere le promesse. Un parere congiunto di quattro importanti società scientifiche fa chiarezza sulle priorità nutrizionali da affiancare a questa terapia.
Negli ultimi anni, i farmaci (come semaglutide e tirzepatide) si sono imposti come un’opzione potente per il trattamento dell’obesità. Usati inizialmente per il diabete, oggi vengono prescritti anche a persone senza diabete, ma con un eccesso di peso significativo. I risultati ci sono: una perdita di peso dal 5% al 18% del peso corporeo, con benefici anche per la salute cardiometabolica.
Tuttavia, non sono una bacchetta magica.
Un gruppo di esperti di quattro autorevoli enti – l’American College of Lifestyle Medicine, l’American Society for Nutrition, l’Obesity Medicine Association e la Obesity Society – ha recentemente pubblicato un documento congiunto che sottolinea una verità spesso ignorata: per funzionare davvero (e durare nel tempo), i GLP-1 devono essere accompagnati da un cambiamento nello stile di vita, in particolare nell’alimentazione.
Perché la dieta conta anche con i GLP-1
I GLP-1 funzionano in parte riducendo l’appetito e il senso di fame, ma questo può portare a:
- calo eccessivo dell’apporto calorico,
- carenze nutrizionali (soprattutto di proteine e micronutrienti),
- perdita di massa muscolare e ossea,
- effetti collaterali gastrointestinali,
- recupero di peso dopo l’interruzione del trattamento.
Questi problemi possono essere evitati – o almeno ridotti – con una strategia nutrizionale adeguata.
Le priorità nutrizionali da integrare alla terapia
Ecco cosa suggeriscono gli esperti:
- Partire dal paziente, non solo dal farmaco: bisogna capire i suoi obiettivi, la motivazione, la storia alimentare, le emozioni legate al cibo e le eventuali patologie.
- Valutare la composizione corporea e la forza muscolare, non solo il peso sulla bilancia.
- Screening sociale: è importante considerare anche l’accesso al cibo sano, l’educazione alimentare, lo stress e le relazioni personali.
- Costruire uno stile di vita completo, che includa:
- alimentazione equilibrata e sufficiente,
- esercizio fisico, soprattutto allenamento con i pesi,
- buon riposo,
- gestione dello stress.
- Monitorare e adattare l’alimentazione durante l’uso dei GLP-1:
- per evitare effetti collaterali come nausea e mal di stomaco,
- per prevenire carenze nutrizionali,
- per proteggere la massa muscolare,
- per educare il paziente a mantenere i risultati dopo la fine del trattamento.
Il ruolo della tecnologia e delle risorse di comunità
Le strategie suggerite includono:
- consulenze nutrizionali,
- visite di gruppo,
- supporto tramite telemedicina e app digitali,
- programmi di “Food is Medicine”, che collegano assistenza sanitaria e accesso a cibo sano.
Significato clinico
I GLP-1 rappresentano una svolta nella terapia dell’obesità, ma non possono sostituire uno stile di vita sano. Affiancarli con un programma nutrizionale personalizzato, sostenibile e basato sull’evidenza è essenziale per:
- massimizzare i benefici,
- ridurre i rischi e i costi,
- aumentare l’equità dell’accesso alla salute.
In breve: per dimagrire e stare bene davvero, serve più di una pillola. Serve un percorso.



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