Un batterio intestinale possibile causa dell’obesità?
Un particolare tipo di batterio che colonizza il tratto intestinale potrebbe rivestire un ruolo causale nell’aumento di peso e nella suscettibilità all’obesità: questa la conclusione dei ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles.
L’ipotesi degli autori si è basata su precedenti osservazioni nei modelli animali in cui la presenza a livello intestinale di batteri metanogeni è in grado di alterarne il metabolismo causare un moderato aumento di peso. Inoltre, i livelli di metano nell’esalazione dei pazienti obesi risulta essere più elevata rispetto ai soggetti sani.
In breve, nello studio i ricercatori hanno utilizzato i livelli di idrogeno e metano esalato come surrogato per stabilire la presenza del batterio Methanobrevibacter smithii nel tratto gastrointestinale dei pazienti. In totale sono stati esaminati 792 individui i quali sono stati classificati in base ai livelli esalati dei due gas.
In seguito alla correzione statistica per età gli autori hanno potuto riscontrare che i soggetti che presentavano concentrazioni elevate di entrambi i gas nel loro respiro presentavano anche valori superiori dell’indice di massa corporea (BMI) e maggiori percentuali di grasso corporeo.
A detta dei ricercatori queste osservazioni potrebbero essere spiegate dall’influenza delle attività di questi batteri sull’assimilazione dei nutrienti. Lo studio ha così fornito ulteriore evidenza di una possibile relazione causale tra la composizione del cosiddetto microbioma intestinale e il rischio di sviluppare disordini del peso corporeo.