L’esercizio fisico migliora la BMD e riduce il rischio di cadute

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Gli esercizi di rinforzo muscolare e di rieducazione all’equilibrio e alla deambulazione, oltre a ridurre il rischio di cadute e traumi, favoriscono infatti un moderato recupero della densità minerale ossea.

Il processo di riassorbimento dell’osso, associato all’invecchiamento, è alla base della suscettibilità a fratture da fragilità nelle donne oltre i 65 anni di età, oltre alla ridotta attività fisica predispone al rischio di cadute e fratture, le quali possono determinare una condizione di disabilità prolungata e spesso irrecuperabile in pazienti anziane.

Lo studio

Secondo un trial controllato randomizzato single blinded, pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine, un programma di esercizio fisico mirato risulta più efficace nel migliorare la densità minerale ossea e nel ridurre il rischio di cadute, rispetto ad un intervento educativo di benessere più blando.

Tuttavia, l’impatto sul rischio di malattia cardiovascolare non differiva di molto tra i due tipi di programmi. Secondo lo studio, dal titolo Randomized Controlled Senior Fitness and Prevention (SEFIP) di Wolfgang Kemmler PhD dell’università Freidrich-Alexander di Erlangen-Nuremberg in Germania, l’esercizio fisico influisce positivamente su diversi fattori di rischio e gioca dunque un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento di patologie generali nei pazienti anziani, con l’effetto aggiuntivo di riduzione dei costi sanitari.

È accertato il dato che nelle donne in post-menopausa l’attività fisica con carico previene l’1% della perdita minerale ossea annuale. Per questo motivo si è indagato il ruolo di un programma di attività fisica nella prevenzione delle fratture da osteoporosi.

Un totale di 246 donne dai 65 anni in su, abituate a vivere indipendentemente, sono state reclutate e assegnate in modo casuale ad un programma di esercizio (gruppo esercizio) o ad un programma di wellness (gruppo controllo).

L’intervento di esercizio consisteva in un programma multiplo di allenamento di moderata intensità.

L’intervento controllo, di tipo wellness, si costituiva di un programma di bassa intensità e bassa frequenza. I parametri valutati nello studio includevano la densità minerale ossea (BMD), il numero di cadute, il rischio di patologia coronarica (CHD) a dieci anni e i costi sanitari.

Tra le 227 donne che hanno completato lo studio, si sono riscontrati maggiori effetti positivi tra coloro che avevano seguito il programma di esercizio.

Sono stati infatti rilevati incrementi della BMD a livello della spina lombare e del collo femorale e il numero di cadute per persona nei 18 mesi era più basso.

In entrambi i sottogruppi si è inoltre riscontrato un effetto significativo sul rischio di CDH a 10 anni, ma questo non era significativamente differente tra i due gruppi. Durante i 18 mesi del programma, i costi sanitari tra i due gruppi non differivano significativamente, tuttavia risultavano ridotti rispetto ad una situazione di non-intervento preventivo.

Significato clinico

Un programma di esercizio ed allenamento fisico di 18 mesi può dunque migliorare la BMD e ridurre il rischio di cadute, caratterizzandosi come un valido intervento di tipo preventivo per il rischio di fratture osteoporotiche.

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Fonti :

mar 16 febbraio 2010
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