La dimensione europea dell’obesità
L’allarme obesità è da tempo all’attenzione delle Istituzioni europee e presto anche il Parlamento europeo contribuirà fattivamente alla lotta contro questa patologia che per la sua diffusione universale è già stata definita come l’epidemia del terzo millennio.
La Commissione europea e il Parlamento promuoveranno in febbraio un dibattito dal titolo: ‘Promuovere le diete sane e l’attività fisica: una dimensione europea nella prevenzione di sovrappeso, obesità e malattie croniche’.
Proprio in Europa, la popolazione più giovane appare come la più esposta al rischio di sovrappeso e obesità.
Considerando i 27 Stati membri dell’Unione europea, sono 14 milioni i bambini in sovrappeso e 3 milioni quelli obesi. L’Italia, tra l’altro, detiene il primato negativo per i bambini più obesi d’Europa.
Quali rimedi possibili e quali proposte?
Innanzi tutto un’educazione precoce dei cittadini sui temi dell’alimentazione e della nutrizione e sui rischi della cattiva nutrizione, sia in eccesso che in difetto.
Contemporaneamente lo sfruttamento dei media verso una direzione dell’informazione chiara e trasparente atta alla difesa della salute più che alla pubblicità e al consumismo in campo alimentare.
Agli Stati membri con la collaborazione delle loro Istituzioni, spetterà anche la promozione dell’attività fisica nelle scuole, la necessità di campagne informative esaustive e la destinazione di fondi per garantire un’alimentazione sana nelle mense scolastiche.
E, infine, è necessaria una regolamentazione ben precisa delle scritte obbligatorie nelle etichette alimentari che era già stata programmata lo scorso anno e che andrà in vigore entro il primo semestre di quest’anno.
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