La BIA aiuta a dosare il fabbisogno proteico

Uno studio su pazienti critici
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Quando si parla di nutrizione nei pazienti gravemente malati, un tema di grande rilevanza è la quantità ottimale di proteine da somministrare. Sebbene il dibattito sia ancora aperto, una nuova ricerca suggerisce che l’efficacia della somministrazione di proteine possa dipendere in gran parte dalla composizione corporea del paziente, in particolare dalla quantità di massa muscolare.

Perché è importante la composizione corporea?

Il corpo umano risponde in modo diverso alla nutrizione a seconda della sua composizione. In particolare, nei pazienti critici, la massa muscolare può influenzare come il corpo utilizza le proteine. Recentemente, è emerso che un maggior apporto di proteine potrebbe avere effetti benefici solo se il paziente ha una quantità sufficiente di massa muscolare. Ma quanto influisce la massa muscolare sui risultati clinici quando i pazienti sono gravemente malati?

Lo studio

Uno studio recente ha cercato di rispondere a questa domanda analizzando i dati di pazienti gravemente malati sottoposti a ventilazione meccanica e con una degenza prevista in terapia intensiva (ICU) superiore a 72 ore. I ricercatori hanno esaminato la composizione corporea di 94 pazienti utilizzando due metodi principali: la bioimpedenza (BIA) per misurare la massa muscolare e l’ecografia per determinare l’area trasversale del retto femorale (RF CSA), un indicatore di massa muscolare.

La quantità di proteine e calorie somministrate è stata registrata il settimo giorno di ricovero in ICU. I risultati hanno mostrato che:

  • La massa muscolare, misurata tramite BIA, non era strettamente correlata al peso corporeo effettivo dei pazienti.
  • Un maggiore apporto proteico era associato a una riduzione della mortalità solo nei pazienti con una massa muscolare maggiore, come indicato dai valori elevati di BIA e RF CSA.
  • In particolare, i pazienti nel quartile più alto di massa muscolare misurata con BIA e nel terzo quartile più alto di RF CSA hanno mostrato una significativa riduzione della mortalità con l’aumento della somministrazione di proteine.

Significato clinico

Questi risultati suggeriscono che la somministrazione di proteine potrebbe essere più efficace nei pazienti gravemente malati che hanno una massa muscolare più alta. Questo potrebbe significare che per ottimizzare i benefici delle proteine, è fondamentale considerare la composizione corporea del paziente.

Per i medici e i nutrizionisti che gestiscono pazienti in terapia intensiva, è essenziale valutare la massa muscolare come parte del piano nutrizionale. Gli interventi nutrizionali personalizzati che tengono conto della massa muscolare potrebbero migliorare significativamente i risultati clinici, come la mortalità e il recupero.

In conclusione, sebbene le proteine siano fondamentali per il recupero, il loro impatto può variare in base alla massa muscolare del paziente. Gli studi futuri potrebbero fornire ulteriori indicazioni su come ottimizzare l’apporto proteico in base alla composizione corporea per migliorare gli esiti nei pazienti critici.

 

Bigliografia : Michele Umbrello, Elda Diletta Sterchele, Ada Cosmina Cioata et al.

mar 17 settembre 2024
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