Grasso viscerale e sottocutaneo misurato tramite ultrasuoni
Misure accurate di viscerale e grasso addominale sottocutaneo sono essenziali per studiare la fisiopatologia dell’obesità.
Le misure antropometriche tradizionali, come vita e circonferenza fianchi, non possono distinguere la localizzazione del grasso.
Metodi di imaging diretto come la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica (MRI) sono limitati in studi su larga scala a causa di problemi pratici ed etici.
Lo studio
I ricercatori hanno studiato 74 persone (41 uomini e 33 donne, di età compresa tra 67-76 anni) che partecipano al Hertfordshire Birth Cohort, una sperimentazione per l’attività fisica.
Hanno analizzato le loro misure antropometriche, inclusa altezza, peso, circonferenza vita e fianchi. Il grasso addominale è stato misurato mediante ultrasuoni in due comparti: grasso viscerale, definito come la profondità dal peritoneo alla colonna vertebrale, e grasso sottocutaneo, definito come la profondità dalla pelle ai muscoli addominali, mantenedo gli stessi criteri anche con la risonanza magnetica (10 mm single image-slice).
Le misure di grasso viscerale e sottocutaneo ottenute con gli ultrasuoni sono risultate significativamente correlate a quelle con risonanza magnetica (viscerale: r = 0,82 e r = 0,80 negli uomini e nelle donne; per il sottocutaneo: r = 0,63 e 0,68 negli uomini e nelle donne, rispettivamente). Nei modelli di regressione multipla, l’aggiunta dei dati forniti dagli ultrasuoni ha migliorato significativamente la previsione di grasso viscerale e grasso sottocutaneo in uomini e donne, aggiungendo predittività al contributo delle variabili antropometriche standard.
Significato clinico
In conclusione, l’ecografia è un metodo valido per stimare il grasso viscerale in studi epidemiologici di uomini e donne anziani, quando la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata non sono realizzabili.