Fitoterapia: i benefici della belladonna
Nei tempi antichi, la belladonna veniva impiegata per le sue proprietà tossiche, come veleno orale o sulle punte delle frecce.
Alcuni studiosi ritengono che Shakespeare in “Romeo e Giulietta”, abbia usato la belladonna come veleno che Giulietta ha bevuto per fingere la sua morte.
Col passare del tempo, la belladonna venne sempre di più impiegata per scopi cosmetici e soprattutto medici. Ad esempio, i medici la usavano come antisettico prima della chirurgia, nell’Europa medievale.
La belladonna infatti contiene due sostanze chimiche utilizzate per scopi medicinali:
La prima sostanza chimica è la scopolamina, che viene utilizzata principalmente per ridurre l’acidità di stomaco, la nausea, il reflusso acido, il controllo della frequenza cardiaca e per rilassare i muscoli.
Il secondo composto estratto dalla belladonna è l’atropina, utilizzata come un rilassante muscolare e nel controllo della frequenza cardiaca, ma in quest’ultimo caso può risultare meno efficace rispetto alla scopolamina.
Inoltre, si può impiegare l’atropina per la dilatazione oculare durante le visite oculistiche e in alcuni casi, come antidoto per agenti velenosi. Uno o entrambi i prodotti sono combinati con altri farmaci per trattare alcune malattie e condizioni come:
– chinetosi
– sindrome dell’intestino irritabile
– ulcera allo stomaco
– eccessiva minzione notturna
– diverticolite
– morbo di Parkinson
La belladonna è considerata per lo più sicura se assunta come parte di un farmaco prescritto, ed è impiegata in alcuni casi e dove considerata necessaria anche nella metodologia Pneisystem.
Oltre che utilizzata per gli scopi sopra descritti, nella medicina alternativa i prodotti contenenti belladonna possono migliorare varie condizioni che includono:
– il comune raffreddore
– febbre
– pertosse
– febbre da fieno
– mal di orecchie
– asma
– chinetosi
– influenza
– mal di gola
– dolori articolari e mal di schiena
– artrite
– spasmi o coliche
– problemi nervosi
– gotta
– infiammazione
– morbo di Parkinson
– emorroidi
La fitoterapia e il suo impiego in medicina rappresenta uno degli argomenti chiave del prossimo corso “Diagnosi e terapie integrate Pnei: modulo Base”, che si terrà a Milano il 26-27-28 Gennaio 2018, in quanto la metodologia Pneisystem prevede, ove utile e necessario, il supporto della fitoterapia e gemmo terapia, ad esempio nella modulazione dei sistemi dello stress e dell’infiammazione.
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