Dormite sonni tranquilli!

Ulteriori benefici della dieta mediterranea
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Gli investigatori hanno analizzato la durata e la qualità del sonno, così come l’aderenza al modello mediterraneo, in più di 1600 adulti. I risultati hanno dimostrato che negli individui di età compresa tra 65 e 75 anni, la qualità del sonno era migliore per coloro che aderivano alla dieta mediterranea rispetto a quelli che non lo avevano fatto, anche dopo aver aggiustato per possibili fattori confondenti, incluso lo stato cognitivo.

L’associazione è scomparsa, tuttavia, in individui di età superiore a 75 anni. Non è stata trovata nessuna connessione tra la dieta e la durata temporale del sonno.

Negli anziani, la dieta mediterranea è stata comunque associata a una sopravvivenza prolungata, secondo un’analisi longitudinale su 5200 individui di età ≥65 anni identificati all’interno della popolazione generale reclutata nella coorte di studio Moli-sani (2005-2010).
Durante un follow-up mediano di oltre 8 anni, sono stati accertati un totale di 900 decessi nel sottocampione anziano della coorte Moli-sani. Un aumento di un punto del punteggio legato alla dieta mediterranea è stato associato a un minor rischio di decessi per tutte le cause, malattia coronarica / mortalità cerebrovascolare e non cardiovascolare / non tumorale.

A supporto, una meta-analisi di sette studi prospettici, per un totale di 11.738 partecipanti e 3874 decessi, ha confermato che l’incremento di un punto della aderenza alla dieta mediterranea era associato a un rischio inferiore del 5% di morte per tutte le cause.

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Effetti sinergici e antagonisti tra dieta e qualità del sonno

Uno studio di popolazione multidisciplinare ha stimato la prevalenza e l’incidenza del decadimento cognitivo lieve, malattia di Alzheimer e altri tipi di demenza nella popolazione greca. Ha inoltre valutato diversi fattori che contribuiscono allo stato di salute delle persone anziane.
I partecipanti (n = 1639, età media, 72,7 anni) hanno fornito informazioni sulla loro dieta e il sonno.
La dieta abituale durante il mese precedente è stata valutata utilizzando il questionario di frequenza alimentare validato, 69 domande, semiquantitativo (FFQ), che è stato completato da ciascun partecipante o, se necessario, da un caregiver.

Le risposte sono state poi convertite per indicare l’assunzione giornaliera di prodotti alimentari specifici e sono state estrapolate per indicare l’assunzione di energia.
Gli investigatori hanno usato il MedDietScore, un punteggio composito di 11 item basato sul consumo di alimenti basato sulla FFQ, per valutare l’aderenza al modello mediterraneo  per ciascun partecipante.
La qualità del sonno è stata utilizzata come variabile continua (da 1 a 54), con punteggi più alti che indicano una maggiore disfunzione del sonno.

I partecipanti più anziani avevano una minor aderenza alla dieta mediterranea, BMI maggiore con minor apporto energetico totale e una frequenza maggiore di depressione.
Per i partecipanti con bassa aderenza alla mediterranea, la qualità del sonno era peggiore mentre la durata nel sonno non cambiava. 

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Bigliografia : E Mamalaki, CA Anastasiou, E Ntanasi et al

lun 24 settembre 2018
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