Cervello e obesità: identificato meccanismo che controlla la composizione corporea

Identificato nuovo meccanismo neuronale
Il Parkinson ha origine dall’intestino

Un nuovo tassello si aggiunge nella comprensione dei meccanismi neurologici che intervengono nel determinare la distribuzione e l’accumulo del grasso corporeo. La scoperta giunge dall’Australia con un recente studio sull’animale condotto presso il Garvan Institute of Medical Research di Sydney.

I ricercatori hanno infatti potuto assegnare un ruolo quasi definitivo ai recettori cerebrali conosciuti come Npy6, i quali rappresentano una sottocategoria della più estesa famiglia dei recettori Y, già da tempo riconosciuti svolgere un ruolo nel controllo dell’omeostasi energetica.

Lo studio

Nello studio, gli autori hanno riscontrato che gli animali giovani geneticamente privi del recettore Npy6 (Npy6r(-/-) presentavano un peso corporeo, un contenuto di massa grassa e un’adiposità generalmente inferiore rispetto ai coetanei geneticamente normali.

Invece, gli animali Npy6r(-/-) adulti che venivano sottoposti ad una dieta grassa presentavano un minore contenuto di massa magra ed una maggiore adiposità rispetto agli animali della stessa età e sottoposti allo stesso trattamento.

Non solo, gli animali Npy6r(-/-) presentavano anche un’inferiore espressione dell’ormone di rilascio dell’ormone della crescita così come del fattore di crescita di tipo 1 simile all’insulina.

Quest’ultima osservazione sarebbe direttamente riconducibile a un difetto nel sistema di comunicazione neuronale svolto a livello cerebrale nel nucleo soprachiasmatico da parte del peptide vasoattivo intestinale (VIP), dove appunto i recettori di tipo Npy6r sono tipicamente presenti in associazione ai neuroni che producono la molecola segnale VIP.

Il ruolo dei rcettori Npy6r nelle dinamiche corporee veniva confermato in seguito alla somministrazione periferica di peptide pancreatico, una molecola che reduce lo svuotamento gastrico. Negli animali normali, infatti, questo trattamento favoriva la spesa energetica e limitava l’assunzione di cibo, e questo correlava con un particolare profilo di espressione genica a livello del nucleo soprachiasmatico.

Questi effetti non venivano invece osservati nell’animale Npy6r(-/-) e, allo stesso modo, si osservava una riduzione del rilascio dei due ormoni sopracitati.

Significato clinico

In conclusione, la via di segnalazione iniziata dalla molecola di peptide pancreatico attraverso i recettori Npy6r a livello dei neuroni VIP rappresenterebbe una modalità di controllo delle dinamiche corporee e, in particolare, della distribuzione del tessuto adiposo e questo avverrebbe dunque attraverso la regolazione dell’asse neuronale dell’ormone della crescita.

Bibliografia :
Fonti :

ven 24 gennaio 2014
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