AGEs e allergia
L’allergia alimentare è una delle condizioni croniche più comuni in età pediatrica con una prevalenza crescente anche per il peggioramento di fattori ambientali in individui predisposti. L’aumento del consumo di alimenti ultra-processati, contenenti alti livelli di prodotti finali della glicazione avanzata (AGE), potrebbe facilitare l’insorgenza di allergie alimentari?
Lo studio
Un folto gruppo di ricercatori italiani ha utilizzato studi in vitro con enterociti umani, colture di organi dell’intestino tenue umano e cellule del sangue mononucleato periferico (PBMC) di bambini a rischio di allergia. Hanno studiato l’effetto diretto degli AGE sulla barriera intestinale, sull’infiammazione, sulla risposta delle citochine Th2 e sulla funzione mitocondriale.
L’assunzione dei tre prodotti di glicazione più comunemente presenti negli alimenti della dieta occidentale Nε -(carbossimetil) lisina (LMC), Nε -(1-carbossietil) lisina (CEL) e Nδ -(5-idro-5-metil-4- l’imidazolon-2-il)-ornitina (MG-H1) e l’accumulo di AGE cutanei sono stati studiati poi in vivo nei bambini con allergie alimentari e nei controlli sani di pari età.
Gli enterociti umani esposti agli AGE hanno sviluppato alterazioni nella barriera intestinale, nell’espressione dei recettori degli AGE, nella produzione di specie reattive dell’ossigeno e nell’autofagia, con aumento del passaggio transepiteliale degli antigeni alimentari.
La coltura di organi dell’intestino tenue esposta agli AGE ha mostrato un aumento delle cellule CD25+ e degli enterociti delle cripte proliferanti. Le PBMC esposte agli AGE hanno mostrato alterazioni nel tasso di proliferazione, nell’attivazione dei recettori degli AGE, nel rilascio di citochine infiammatorie e Th2 e nel metabolismo mitocondriale.
Nei bambini con allergie alimentari (n=42) i ricercatori hanno osservato un apporto alimentare di AGE e un accumulo cutaneo significativamente più elevati rispetto ai controlli sani di pari età (n=66).
Significato clinico
Utilizzando diversi modelli sperimentali, questi dati suggeriscono che gli AGE alimentari, attraverso un’interazione diretta con le cellule umane, potrebbero avere un impatto negativo sulla tolleranza immunitaria. La maggiore assunzione di AGE con la dieta e il conseguente accumulo sulla pelle supportano ulteriormente l’ipotesi che una maggiore esposizione di AGE con la dieta potrebbe facilitare l’allergia alimentare pediatrica.
Gli AGE alimentari non rappresentano gli unici componenti dei cibi ultraprocessati con effetti dannosi sulla salute umana. Altri componenti, come conservanti, dolcificanti, additivi coloranti, aromi e spezie, esaltatori di sapidità, emulsionanti, agenti lievitanti, agenti antiagglomeranti, stabilizzanti e addensanti sono stati associati a esiti avversi per la salute in età pediatrica.
Sulla base di queste prove, i cambiamenti dello stile di vita che includono la riduzione di “diete potenzialmente dannose” potrebbero essere una strategia promettente per prevenire le allergie alimentari.
- Allergie alimentariL'allergia alimentare è una reazione avversa del sistema immunitario nei confronti di un cibo riconosciuto come dannoso per l’organismo.