L’assunzione raccomandata (RDA) è almeno di 130 g/die di zuccheri, sia per gli adulti che per i bambini, come apporto minimo per garantire le funzioni del sistema nervoso centrale, senza dover intaccare le proteine e i grassi della dieta.
Per i bambini da 0 a 6 mesi si suggerisce un apporto minimo di 60 g/die; mentre da 7 a 12 mesi di 95 g/die.
Tutti questi valori rappresentano la quantità minima indicata per supportare la funzione cerebrale attraverso l’apporto costante di glucosio.
Ma per garantire la salute dell’intero organismo si suggerisce una quantità giornaliera di carboidrati oscillante dal 45% al 60% dell’energia totale assunta con gli alimenti.
L’oscillazione è ampia in virtù dell’assenza, da parte della comunità scientifica mondiale, di un generale consenso sulla percentuale da raccomandare.
Di certo, una dieta troppo ridotta in carboidrati porta all’accumulo di corpi chetonici, a un’eccessiva demolizione delle proteine (catabolismo) e a una perdita di cationi, specialmente di sodio. Inoltre, riferendosi al modello dietetico mediterraneo, la maggior fonte di energia – il 60% del totale giornaliero – è derivata dal consumo di carboidrati con prevalente componente amilacea, o polisaccaridica. La componente monosaccaridica e disaccaridica derivata da frutta e verdura, rappresenterebbe il 10-15% della spesa totale giornaliera.