Si attribuisce un valore calorico di 4 kcal/g (17,1 kJ/g) ai carboidrati disponibili, quali amido e zuccheri semplici, e di 2,4 kcal/g (10,1 kJ/g) ai polialcoli. Partendo dal presupposto che gran parte della fibra alimentare possa essere degradata dalla flora intestinale in acido acetico, propionico e butirrico, comunemente detti acidi grassi a corta catena e, che a loro volta questi acidi possono essere riassorbiti e metabolizzati, si assegna alla fibra stessa un contributo energetico pari a 1,5 kcal/g (61 kJ/g).
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