Le vitamine idrosolubili vengono assorbite facilmente, si distribuiscono liberamente nei liquidi intra ed extra cellulari e superata una certa soglia, vengono eliminate con le urine.
In linea generale e con l’eccezione della Vit. B12, non sono accumulabili e non esercitano effetti tossici.
Tuttavia, se vengono introdotte per lungo tempo, in quantità che superano di circa 10 volte il livello raccomandato, possono essere dannose, per gli effetti nel metabolismo.
Quasi tutte le vitamine idrosolubili funzionano come coenzimi nel metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, delle proteine e degli acidi nucleici.
Senza di esse le reazioni biochimiche fondamentali per la vita di tutti gli esseri viventi non potrebbero aver luogo.
L’acido ascorbico (Vit.C) viene assorbito per un meccanismo di trasporto attivo, che viene regolato a feedback dalla concentrazione endoluminale della vitamina.
La tiamina (Vit.B1), è presente soprattutto nel lievito, nei legumi e nei cereali.
Essa viene assorbita a livello della mucosa dell’intestino tenue che la trasforma, mediante fosforilazione con intervento di ATP.
Altre vitamine del gruppo B, quali la B6 e la PP, vengono assorbite in genere con meccanismo di trasporto attivo ma nel caso in cui la concentrazione endoluminale di esse sia eccessiva tale trasporto avviene per diffusione passiva.
Molto particolare è il meccanismo d’assorbimento della vitamina B12 che viene legata da una glicoproteina, secreta dalle cellule ossintiche delle ghiandole gastriche, ed in tal modo viene protetta dall’azione dei succhi digestivi.
Per quanto riguarda l’assorbimento dell’acido folico, è invece necessaria una peptidasi, detta coniugasi folica, la quale scinde il legame glutamilpeptidico e porta così alla liberazione di oligopeptidi e monoglutammati.