Dalle recenti acquisizioni scientifiche un abito alimentare caratterizzato da un alto GL aumenta il rischio del diabete di tipo 2, della patologia cardiovascolare e del cancro al colon e al seno.
Attenzione: si tratta di un rischio aumentato e non di un rapporto causa – effetto!
Nella pratica si può controllare il GL partendo dalla composizione in carboidrati degli alimenti e conoscendone il relativo GI.
Il nutrizionista può ricavare l’effettiva quantità di zuccheri disponibili da ogni porzione di cibo, o dal singolo pasto, e dalla combinazione con l’indice glicemico giunge, infine, a un GL di riferimento assai utile per l’impostazione della miglior dieta:
GL è elevato se >= 20
GL è nella media se oscilla da 11 a 19
GL è basso se <= 20