L’introduzione del BMI ( Body Mass Index o indice di massa corporea -IMC) è utile per valutare per la classificazione dello stato nutrizionale e del rischio associato: sottopeso, normopeso, sovrappeso o obeso.
E’ noto come il BMI, sia estremamente comodo ai fini epidemiologici, in quanto ricavato dal facile rapporto tra due semplici misure, quali il Peso e l’Altezza.
W
BMI = ——— (x 10 000)
H2 (cm)
Maschi
grave sottopeso < 15
leggero sottopeso 15-18.9
normopeso 19-24.5
sovrappeso 24.6-27.7
obesità medio grado 27.8-39.7
obesità alto grado >39.7
Femmine
grave sottopeso < 15
leggero sottopeso 15-18.9
normopeso 19-24.5
sovrappeso 24.6-27.2
obesità medio grado 27.3-37.8
obesità alto grado >37.8
E’ altresì evidente, che tale formula mostra i propri limiti quando viene applicata al classico atleta con una discreta massa muscolare. Senza adagiarsi alla comoda citazione dell’atleta Body-Builder, basti pensare al ginnasta iper-muscoloso alto 175 di 78 kg di peso che risulterebbe già in sovrappeso, mentre il fondista di pari altezza ma di 68 Kg risulterebbe in sottopeso.
Il calcolo del BMI o IMC non discrimina quindi tra un sovrappeso dovuto ad un accumulo di grasso o dovuto allo sviluppo eccessivo delle masse muscolari. Il BMI non è sempre correlabile in modo lineare con il FAT o massa grassa corporea; presenta però una stretta relazione con la morbilità e la mortalità in parecchi studi a lungo termine.