I glucidi si dividono in:
- monosaccaridi, (glucosio, fruttosio,..)
- disaccaridi, (saccarosio, lattosio..)
- polisaccaridi (amido, amilopectine, maltodestrine, destrine..)
I disaccaridi vengono assorbiti in quantità non rilevante.
La forma più capace di penetrare all’interno dell’enterocita è sempre quella monomerica (glucosio, fruttosio).
Sulla base di questo dato risultano importanti i processi di idrolisi (intraluminali e di membrana) capaci di scindere i polisaccaridi e gli oligosaccaridi in monosaccaridi.
La prima fase della digestione dei glucidi avviene a livello orale e continua a livello gastrico dove l’azione dell’amilasi della saliva continua fino a che l’acidita’ dell’ambiente non la rende inattiva.
L’ amilasi scinde i legami 1 – 4 glicosilici dei polisaccaridi (amido). Una quota di polisaccaridi pari a 50% di quella assunta è già stata degradata in oligosaccaridi quali maltosio, maltotrioso, destrine, una volta che il bolo ha raggiunto il duodeno. Le destrine infatti contengono anche legami 1 – 6 glicosilici inattaccabili da parte delle amilasi. Nel duodeno agisce successivamente l’amilasi pancreatica sino a completare le trasformazioni.
Gli oligosaccaridi così formatisi (ad es. saccarosio e lattosio) vengono a loro volta scissi in monosaccaridi da una serie di enzimi (maltasi, destrinasi, saccarasi o invertasi e lattasi) disposti a livello dell’orletto a spazzola degli enterociti.
Essi passano nel citoplasma per diffusione facilitata (fruttosio) o per trasporto attivo (glucosio) facilitato dalla presenza di Na+, K e MG.
Recenti acquisizioni sembrerebbero rilevare che tutto il fruttosio e solo il 25% del glucosio e del galattosio viene assorbito per diffusione facilitata mentre il rimanente 75% sempre di glucosio e galattosio sono legati a carriers specifici.