Sorbitolo, mannitolo, xilitolo e fibre.
Il sorbitolo, come del resto il maltitolo e lo xilitolo, appartiene alla categoria dei cosiddetti zuccheri alternativi; esso viene assorbito molto lentamente e promuove l’assorbimento di vitamine del complesso B e degli ioni Ca 2+.
Come residuante e’ poco fermentabile e osmoticamente attivo, per cui risulta lassativo (oltre i 40 g) e diarreogeno (oltre i 60 g); metabolicamente e’ liponeogenetico, nel fegato; antichetosico (piu’ del fruttosio); risparmiatore di composti azotati.
A livello orale e’ un valido agente anti-cariogeno.
Le fibre, in generale, sono caratterizzate dalla proprieta’ di non svolgere un ruolo significativo come nutrienti in quanto non sono ne’ digeribili ne’ assorbibili.
Tale peculiarita’ le rende definibili come CARBOIDRATI RESIDUANTI, in quanto giungono strutturalmente quasi immodificate fino a livello del grosso intestino, dove possono essere eventualmente utilizzate dai microorganismi presenti.
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