Nella contraffazione alimentare si ha la sostituzione totale di una sostanza alimentare con un’altra di qualità nettamente inferiore.
In altre parole, si sostituisce un prodotto con un altro apparentemente simile, ma dal quale differisce per sostanza e valore.
La “sostituzione” può essere qualitativa, quantitativa o di entrambi i tipi. Per fare un esempio pratico: olio di semi addizionato con coloranti commercializzato per olio di oliva, oppure margarina spacciata per burro.
Può accadere, inoltre, che a sostanze sane si vadano a sostituire sostanze pericolose per la salute, ma si può avere anche l’apposizione di un dato falso sull’alimento o sulla confezione.
uesto tipo di contraffazione risulta maggiormente diffuso all’estero e ha comportato lo sviluppo del cosiddetto “Italian Sounding”, che si realizza utilizzando un nome, un’etichetta o altri simboli, colori o figure sull’imballaggio riconducibili alla tradizione agroalimentare italiana e che evocano l’italianità dell’alimento, in realtà prodotto all’estero.