Esercizio e dieta sempre più importanti


Ben prima di COVID-19, oltre il 40% degli adulti statunitensi era obeso. Condizione, si sa, che mette a rischio di infettarsi di COVID-19 nelle forme più gravi. Ma anche le persone abituate alla forma fisica e alla sana alimentazione hanno difficoltà a rompere le cattive abitudini che hanno sviluppato negli ultimi cinque mesi.
La pandemia ha cambiato tutto: meno sport (figuriamoci quelli di squadra) quindi meno calorie usate e ricerca del cibo come confort.
Esercizio fisico in pandemia
Un buon modo per iniziare è stabilire alcune routine quotidiane di base, poiché in molti casi è esattamente ciò che la pandemia ha portato via, fissando nella giornata momenti di attività fisica, che può essere semplice come una breve passeggiata al mattino e una più lunga dopo il lavoro, oppure la bicicletta o la corsa. La mascherina va tenuta a disposizione in caso di contatti ravvicinati, ma non è obbligatoria se si fa sport singoli.
Oppure, per non avere del tutto la mascherina, si può pensare alla casa come a una palestra abilmente mascherata, basta mettere della musica e ballare, fare pesi o seguire un programma video di allenamento o un corso di yoga. Se si preferisce l’esercizio in gruppo, esistono le comunità virtuali di fitness.
Abitudini alimentari sane
Qualunque sia la forma di esercizio, non basta a garantire la salute, a meno che non si riducano anche il consumo di cibi grassi e zuccherini che possono aumentare il rischio di malattie croniche come obesità, diabete e ipertensione, tutti fattori di rischio COVID-19.
Soprattutto se ci sono bambini a casa che studieranno a distanza questo autunno, è meglio preparare i pasti all’inizio della giornata, o anche all’inizio della settimana, fare una sana scorta di fagioli e lenticchie, cereali integrali, noci e semi, nonché verdure surgelate, e pesce in scatola, come tonno e salmone.
Qualunque siano i primi passi, ora è un buon momento per iniziare a mangiare meglio e muoversi di più.
Rimanere in salute è “così importante in questi giorni, più che in qualsiasi altro momento, perché stiamo combattendo questo virus che non ha ancora un trattamento, se non il nostro sistema immunitario”.

Il peso della pandemia
