Le chetogeniche non sono tutte uguali


Può essere discriminante la fonte proteica in una dieta chetogenica?
Un gruppo di ricercatori italiani ha confrontato l’efficacia, la sicurezza e l’effetto delle diete chetogeniche a bassissimo contenuto calorico (VLCKD), che utilizzano proteine del siero di latte, proteine vegetali o animali, sul microbiota in pazienti con obesità e resistenza all’insulina.
Lo studio
I ricercatori hanno coinvolto 48 pazienti con obesità [19 maschi e 29 femmine, indice HOMA ≥ 2,5, età 56,2 ± 6,1 anni, indice di massa corporea (BMI) 35,9 ± 4,1 kg / m2]. Quindi li hanno assegnati in modo casuale a tre regimi VLCKD isocalorici di 45 giorni (≤ 800 kcal / giorno) contenenti proteine dal siero di latte, proteine vegetali o animali.
Il peso corporeo, l’IMC, la pressione sanguigna, la circonferenza della vita, l’indice HOMA, l’insulina e il colesterolo totale e LDL sono diminuiti in tutti i pazienti. Tuttavia, i pazienti che hanno consumato proteine del siero di latte hanno mostrato un miglioramento più pronunciato della forza muscolare.
Parallelamente, i marcatori della funzione renale sono peggiorati leggermente nel gruppo delle proteine animali.
Analizzando il microbiota dei partecipanti, i ricercatori hanno registrato una riduzione dell’abbondanza relativa di Firmicutes e un aumento di Bacteroidetes dopo il consumo di VLCKD. Questo modello era meno pronunciato nei pazienti che consumavano proteine animali.
Significato clinico
Le VLCKD, tutte, hanno portato a una significativa perdita di peso e ad un notevole miglioramento dei parametri metabolici.
Nel confronto, le diete integrate con proteine del siero di latte o proteine vegetali hanno un profilo più sicuro e producono una composizione del microbiota più sana rispetto a quelli contenenti proteine animali.
In aggiunta, le VLCKD che incorporano le proteine del siero di latte sono più efficaci nel mantenimento delle prestazioni muscolari.

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